Stadi verso la riapertura ai vaccinati: si partirà dal 50%

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"Riapriamoli". Se la diplomazia è un pennello sottile da maneggiare con cura, è chiaro come il numero uno della Figc Gabriele Gravina abbia già dimostrato di saperlo utilizzare su affreschi complessi, come quello della ripartenza del pallone in mezzo al flagello Covid. O su quello nero e miasmatico della Nazionale post Ventura, fino a costruire il capolavoro di Wembley insieme a Mancini e a tutta la squadra Figc che negli ultimi tre anni ha lavorato alla grande. Ora, quel pennello si muove sul disegno più atteso e desiderato dai club per evidenti motivi economico-finanziari, ma anche e soprattutto da milioni di tifosi: la riapertura degli stadi. Gravina dixit: " Ho formalizzato la richiesta al sottosegretario allo sport Valentina Vezzali (ha fatto più lei in poche settimane che qualche suo predecessore in anni, ndr). Siamo in attesa che la procedura venga definita anche secondo le indicazioni del Cts". Figc e Leghe hanno già un protocollo in tasca che poggia decisamente su un elemento che sarà dirimente nei prossimi mesi non solo per il calcio: "Vogliamo utilizzare il Green pass in modo rapido e renderlo efficace anche nei nostri stadi – ha spiegato Gravina – Siamo responsabilmente convinti che forse sarà complicato ottenere la riapertura alla totale fruibilità ma entro fine luglio sapremo". La risposta del governo – che pensa alla riapertura al 50-60% per un paio di partite e poi via libera – è dunque attesa nei prossimi giorni. La Lega di Serie A ha chiesto l’intera capienza e cioè spettatori al 100% ma solo vaccinati. E la Confindustria del pallone ha rilanciato l’impegno del calcio quale incentivo per le vaccinazioni: "Allo stadio col Green pass, sarà un incentivo per motivare i giovani a vaccinarsi, un fatto che avrebbe ricadute fortemente positive sulla vita sociale e nel mondo del lavoro rispetto ai futuri rischi Covid", è la sintesi del pensiero dei club di A. Gravina ha poi ribadito come l’Italia campione d’Europa – a maggior ragione dopo la splendida performance del trittico di partite di Euro2020 all’Olimpico – punti "a un grande evento del pallone", con un chiodo fisso: l’Europeo del 2028, con il Mondiale del 2030 sullo sfondo.

Paolo Franci