Mercoledì 24 Aprile 2024

Spinazzola e gli azzurri fanno volare l’euro

Il terzino ora vale almeno 40 milioni come Locatelli, per Pessina ne servono 25-30: nel 2018 l’Atalanta l’aveva preso per uno

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di Mattia Todisco

Tutti i club che avevano un giocatore azzurro agli Europei hanno pensato bene di rinviare ogni discorso di mercato. Sia per quelli dati già in partenza, al di là di qualche colloquio preliminare, che per chi è considerato incedibile, se ancora il termine ha un senso al giorno d’oggi. A qualche club è andata male. L’Inter, ad esempio, sperava nel rilancio di Sensi e ha visto il centrocampista tornare mestamente a casa per l’ennesimo infortunio. In compenso a prendere il suo posto è stato Pessina, comprato a un milione di euro nel 2017. Transfermarkt gli attribuisce un valore di 20 milioni di euro, ma l’Europeo lo ha portato almeno a quota 25-30. L’Atalanta, che qualche gioiello lo ha già venduto in anni passati e oggi è una realtà ben più affermata, non ha comunque intenzione di privarsene.

Il discorso non è diverso per Spinazzola. I 26 milioni del sito specialistico andranno rivisti pesantemente al rialzo, di almeno una quindicina di milioni. Si vocifera addirittura di un interesse del Real, in ogni caso Mourinho non sembra per nulla intenzionato a vederlo partire. Fin qui i casi di quotazione in rialzo, poi ci sono le conferme. La doppietta segnata da Locatelli alla Svizzera ha confermato che il centrocampista ha valori da gran giocatore. Potrebbero anche superare i 40 milioni che il Sassuolo ha chiesto alla Juventus, soprattutto se dall’estero dovessero scatenarsi le pretendenti. I bianconeri sperano di evitare l’effetto asta, i neroverdi hanno acconsentito a una discussione preliminare, ma aspetteranno. Il punto finale è che il giocatore dovrebbe essere l’unico pilastro della squadra neroverde a cambiare colori sociali. È una brutta notizia per l’Inter, che ha puntato con decisione Giacomo Raspadori in caso di addio a Lautaro Martinez, sebbene l’imminente cessione di Hakimi sia un toccasana in grado di evitare probabilmente ulteriori sacrifici. Sul taccuino dei nerazzurri ci sono anche Florenzi (tra le alternative valutate per sostituire il marocchino assieme a Bellerin, Lazzari e Zappacosta) ed Emerson Palmieri, nel caso in cui Perisic dovesse andare altrove o se il Chelsea acconsentirà a un trasferimento economicamente vantaggioso.

Gli altri azzurri che potrebbero cambiare casacca dopo Euro 2020 sono Bernardeschi, che alla Juventus non ha mai bissato le prestazioni fornite in azzurro, e Insigne se non si troverà l’accordo per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2022 con il Napoli. Un altro uomo mercato potrebbe diventare Bastoni, che da tempo piace a Guardiola, ma vale il discorso fatto in precedenza: dopo Hakimi, l’Inter vorrebbe blindare gli altri top della rosa.