Giovedì 18 Aprile 2024

Spalletti ci salva Ma come è dura

Leo Turrini

Non fosse per l’incredibile impresa del Napoli di Spalletti, capace di travolgere il Liverpool di Klopp nello stadio dedicato a Diego Armando Maradona, beh, sarebbe il caso di parafrasare il titolo di un grande film di Hollywood. Da “Non è un paese per vecchi” a “Non è una Coppa per gli italiani”. La Champions, intendo. Abbiamo visto un timido Milan accontentarsi del pareggio contro gli eredi di Mozart: faccio fatica a considerare il Salisburgo, espressione del glorioso calcio austriaco, un top club a livello continentale. E la Juventus, due volte finalista negli ultimi sette anni, si è ridotta a celebrare alla stregua di un successo una decorosa sconfitta sul campo degli sceicchi di Parigi. Non esattamente il massimo della vita, al netto delle assenze di gente come Di Maria e Pogba.

Quanto all’Inter, ha trovato l’avversario peggiore nel momento peggiore. Il Bayern è tra le tre squadre più forti del mondo e non da oggi. La differenza di spessore era annunciata alla vigilia ed è stata confermata da quanto visto a San Siro sin dai primissimi minuti. Inzaghi aveva provato a rivoluzionare la formazione ma al di là del risultato, prevedibile per chi non ha gli occhi foderati di prosciutto, ci sta di affermare che contro la Panzer Division di Nagelsmann avrebbe faticato persino l’Inter del Triplete di Mourinho.

Senza offendere nessuno: per Inter, Juve e Milan l’unico orizzonte è italiano.