Spalletti chiama, l’Inter deve rispondere

I nerazzurri provano a tornare in testa in casa della Fiorentina dopo le stoccate di Commisso. Antonello: "Ognuno pensi al suo club"

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di Mattia Todisco

Tocca subito all’Inter. Il turno infrasettimanale rivede in campo i campioni d’Italia, rinfrancati dai sei gol al Bologna dopo aver perso in casa contro il Real Madrid. Una sfida, quella con la Fiorentina al Franchi, difficile sotto l’aspetto tecnico (i viola vengono da tre vittorie consecutive), importante per tornare in vetta dopo il successo del Napoli ieri sera, e accesa dalle dichiarazioni di Commisso sulla società interista e sulla Juventus, accusate di essere fin troppo indebitate. "Non voglio rispondere a Commisso, ognuno deve cercare di capire in casa propria come gestire il proprio club. Noi abbiamo rispettato sempre le regole e dobbiamo cercare di rimanere uniti perché è un momento difficile per il calcio italiano ed europeo. Non è il momento di fare polemica, ma di lavorare tutti insieme per avere tutti i tifosi allo stadio. Invitiamo le autorità ad aprire gli stadi al 100% perché il calcio ha bisogno dei tifosi anche per superare questo momento", ha risposto Alessandro Antonello, Ceo per la parte corporate dell’Inter, a margine dei Giacinto Facchetti Awards a Milano.

I tifosi di casa hanno risposto, per quanto possibile, alla necessità di avere un supporto dagli spalti. I successi hanno portato entusiasmo, ci saranno almeno 16mila persone. Anche il momento dell’Inter, Real a parte, è positivo. La formazione di Inzaghi ha segnato quindici gol in quattro partite di campionato, con nove giocatori differenti. C’è una sfida nella sfida tra grandi bomber, Lautaro Martinez contro Dusan Vlahovic. Un’incognita per i due tecnici è legata alle partite ravvicinate, non solo per i nerazzurri che hanno tanti nazionali e le coppe europee, ma anche per la Viola che deve affrontare una delle poche settimane di questa stagione con tre impegni uno dietro l’altro. Alcuni cambi nello schieramento non saranno permessi per cause di forza maggiore, almeno a Inzaghi. Correa e Vidal non ce l’hanno fatta a recuperare, il cileno ha accusato un risentimento muscolare e l’argentino deve riprendersi da una botta al bacino. Torneranno dal 1’ Calhanoglu in mezzo al campo e Perisic a sinistra. Dzeko affiancherà Martinez. Il resto della squadra dovrebbe restare la stessa vista sabato scorso. Impossibile pensare a risparmiare le forze in vista del futuro impegno con l’Atalanta (sabato) o del nuovo appuntamento in Champions con lo Shakhtar. Il calendario è fitto, ma il morale è alto e il match del Franchi è un’opportunità per ribadire che i nerazzurri sono ancora tra le favorite per il titolo.