Mercoledì 24 Aprile 2024

Sono tornati i giorni del ‘Condor’ Galliani

Il Monza ha messo a segno otto acquisti, da Pessina a Cragno, e il manager prepara il grande colpo: il vero obiettivo è Icardi

di Giulio Mola

Il Condor è tornato. Rapace, insaziabile, furbo, intuitivo. Adriano Galliani ce lo diceva in un’intervista poco più di un mese fa, appena terminati i festeggiamenti per la storica promozione del Monza in serie A: "Ogni giorno alle 8 del mattino sarò in ufficio. Per me occuparmi di Monza giorno e notte è un piacere infinito, delle vacanze non mi frega nulla. Metterò le mie capacità a disposizione: l’ho detto anche al presidente Berlusconi, la A è un’altra cosa...". Promessa mantenuta. In meno di due mesi quel signore, un tempo incravattato di giallo, che si distingue senza bisogno di vuote ostentazioni, ha già realizzato un piccolo capolavoro, cambiando i connotati ad una squadra che con merito e fatica si era guadagnata la massima serie nell’incredibile finale playoff col Pisa. Già 8 i calciatori ingaggiati, dai portieri Cragno e Sorrentino, ai difensori Ranocchia, Marlon, Birindelli e Carboni, ai centrocampisti Pessina e Sensi. Ci sono giocatori svincolati, di esperienza, persino nazionali. Soprattutto ci sono molti italiani, che poi è una vecchia idea del dirigente brianzolo e soprattutto dell’amico di sempre Silvio Berlusconi.

Ha lavorato alacremente Galliani, e nessuno crede che nel weekend in riva al mare (da ieri sera è a Forte dei Marmi) staccherà il cellulare. Anzi. Proprio sotto gli ombrelloni della Versilia ha apparecchiato e chiuso un bel po’ di trattative in quasi cinquant’anni di calciomercato. "Il mio primo vero colpo fu nel novembre del 1975, anche all’epoca ero dirigente del Monza e in quel tempo esisteva una finestra di trattative in autunno che durava una settimana: presi Ariedo Braida. Da allora, fatta eccezione per le due sessioni nel 2017 ho sempre condotto trattative".

Dopo gli undici innesti della passata stagione che hanno consentito il balzo nella massima serie, adesso Galliani è tornato a fare un mercato vero. Quel che più si addice ad un dirigente della sua esperienza, che ha una novantina di sessioni alle spalle, fra acquisti stellari, giornate al telefono e blitz all’ultimo istante, i cosiddetti “giorni del condor“. Quelli in cui l’ad del Monza mostra la sua grande capacità: catturare senza fatica, intuireil pericolo imminente, muoversi al momento giusto.

Il mercato di Galliani finora è stato pirotecnico. Ma probabilmente per i fuochi d’artificio più belli bisogna aspettare. Perché per una società che punta decisamente ad occupare la parte sinistra della classifica, ci vuole qualcosa in più, anche se raramente una neopromossa si era tolta il lusso di ingaggiare un 25enne della Nazionale e reduce da una stagione in Champions come Pessina.

L’obiettivo, ora, è prendere due attaccanti di spessore (oltre a convincere Candreva): dal 1° giugno ad oggi si è parlato di un ritorno di Balotelli, di un’idea Ibrahimovic, ma di ipotesi ancor più suggestive, che vanno da Cavani, a Icardi, da Suarez a Dybala. Detto che, al momento, sembra più facile mettere le mani su Petagna (3 milioni per ilprestito e 10 per il riscatto) e magari su Pinamonti corteggiato anche dall’Atalanta, c’è chi è pronto a scommettere soprattutto su Maurito, ormai separato in casa al Psg. Contatti col giocatore e la moglie-agente Wanda Nara ci sono già stati. Incoraggianti. Ma forse, bisognerà davvero aspettare i “giorni del Condor“ per il colpo più clamoroso. Altrimenti non sarebbe Galliani.