Martedì 23 Aprile 2024

"Sono pronto a fare surf su questo mondiale"

Lorenzo Mora, astro nascente azzurro: "In Australia potrebbe arrivare qualcosa di bello. E poi mi farò una foto sulla tavola"

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di Gianmario Bonzi

Il gemello di Gregorio Paltrinieri, ma solo perché viene da Carpi pure lui. Per il resto, molto diverso tra età, fisico, distanze nuotate e magari pensieri. Anche se è il nome nuovo del nuoto italiano, non giovanissimo per gli standard abituali (24 anni), ma in grande ascesa.

Lorenzo Mora buca lo schermo con la sua simpatia, anche se nessuno può ancora saperlo perché, come noto, in primis contano i risultati, e quelli roboanti devono ancora arrivare. Ma se arriveranno, attenzione al personaggio, che può veramente fare breccia ben oltre il nuoto. Agli Europei di Roma 2022 è stato finalista nei 200 dorso (6°), eliminato nei 100 solo in quanto terzo italiano, perché in realtà aveva fatto segnare il settimo tempo assoluto, e 11esimo sui 50. Atleta eclettico, spazia su tutte le distanze (già nuotate al Mondiale in corta di Abu Dhabi 2021) a faccia in su e in contumacia di Thomas Ceccon (che non gareggerà tra 50 e 100 dorso, per evitare troppe concomitanze con altre gare), sarà lui l’uomo su cui puntare nella specialità.

Lorenzo, sensazioni?

"Buone, ma questo sport è sempre particolare come situazioni, quindi indecifrabile. In ogni caso, arrivo in Australia dopo un’ottima stagione e sicuramente con tante aspettative".

Australia, patria del nuoto...

"Sì, ma anche del surf e io in questo momento sono anche un mezzo "surfista", quindi per me è quasi più... l’altra patria. Poi ho promesso di surfare persino a Natale che non è niente male, con il cappello di Babbo Natale. Mio padre ha chiesto solo quello come regalo, mi farò fare una foto... A parte gli scherzi, l’Australia è bellissima, soprattutto penso che questo Mondiale sia una buona opportunità per me e arrivi, ripeto, dopo un anno di grandi cose fatte in acqua. Quindi ci tengo particolarmente a dare continuità ai miei risultati, proseguendo nel percorso di crescita".

Sente di potersi giocare qualcosa di grosso, a Melbourne?

"Io sono poco superstizioso, oggi. Lo ero tantissimo in passato, poi ho smesso di esserlo. Sicuramente i tempi nuotati finora, i segnali dalla Coppa del Mondo e tutto quanto lasciano presagire che ci siano i fattori per portare a casa qualcosa di bello. Certo, ci sono anche tanti atleti forti rispetto al 2021 e avranno un picco di forma durante il Mondiale, cosa che l’anno scorso non è accaduta perché venivamo da due mesi di International Swimming League. Questo mi avvantaggiò un po’ ad Abu Dhabi, solitamente riesco a tenere la forma a lungo e soprattutto la ISL mi ha fatto veramente bene".

Purtroppo, nel 2022 non si è più tenuta...

"No, ma comunque sono riuscito a gareggiare abbastanza e a fare i miei tempi migliori nei 100 e 200 dorso (neo primatista italiano sulle distanze, proprio in vasca corta, NdC). Riuscire a migliorare ancora qualcosina in Australia significherebbe arrivare bene. Vediamo poi cosa può significare ‘bene’ tradotto in risultati concreti".