Giovedì 18 Aprile 2024

Sonego show, altra favola azzurra Una lezione al numero 1 Djokovic

Lorenzo lascia tre game a Nole nell’Atp 500 di Vienna e vola in semifinale. Come lui solo sei italiani nella storia

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di Ubaldo Scanagatta

In quest’anno così strano e imprevedibile, può anche succedere che un tennista italiano, sconfitto nelle qualificazioni del torneo Atp 500 di Vienna domenica scorsa, venga ripescato e domini il numero 1 del mondo Novak Djokovic con un punteggio che (62 61 in 68 minuti) neppure a Rafa Nadal capita di imporre. E si ritrovi in semifinale di un torneo nel quale le prime teste di serie erano Djokovic, Thiem, Tsitsipas, Medvedev, Riublev, Schwartzman, Monfils, Shapovalov. Insomma un tabellone che avrebbe potuto essere benissimo quello di un Masters 1000!

Il tennista italiano in questione è Lorenzo Sonego, 25 anni e n.42 Atp (un posto davanti a Sinner). Il torinese, (torinista convinto), era stato battuto dallo sloveno Bedene in qualificazione. Da lucky loser ("perdente fortunato" subentrato a Schwartzman grazie al forfait dell’argentino) Sonego ha esordito nel tabellone principale eliminando al primo turno il serbo Lajovic, n.26 ATP, ha proseguito battendo il polacco Hurkacz, n.31, e ieri ha sconfitto nientemeno che il n.1 del mondo che in tutto l’anno aveva perso una sola volta, la finale del Roland Garros con Rafa Nadal, se non si considera il match perso per squalifica all’Us Open con lo spagnolo Carreno Busta a causa di quello sfortunato lancio della palla che colpì alla gola una giudice di linea.

Salirà come minimo a n.35 Sonego, in giornata straordinaria sia con il servizio (8 ace e zero doppi falli) oltre che con il dritto, caratteristiche tecniche simili a quelle del quasi gemello Matteo Berrettini di cui è anche inseparabile compagno. E’ il settimo italiano a battere un n.1 del mondo. Tre volte ho assistito dalla tribuna stampa a quegli exploit, una a Stoccolma e due a Roma.

I sei che c’erano riusciti erano stati Barazzutti nei quarti a Monaco di Baviera nel ’74 contro Nastase (36 76 61), poi due volte Adriano Panatta sempre contro Jimmy Connors, in finale a Stoccolma 1975 sotto i miei occhi (46 63 75) e al primo turno a Houston 1977 (61 75), Gianluca Pozzi al terzo turno del Queen’s 2000 sull’erba su Agassi (46 32 ritirato), Filippo Volandri al terzo turno a Roma 2007 su Roger Federer (63 64), Fabio Fognini a Roma 2017 su Andy Murray (62 64).

Vero che Djokovic è apparso poco motivato, quando ha visto che le cose si sono messe male "Ero venuto a Vienna soprattutto con l’obiettivo di chiudere l’anno da n.1 del mondo, per la sesta volta come Pete Sampras, e l’obiettivo l’ho raggiunto…".

"E’ la miglior partita che io abbia mai giocato, il servizio è stata l’arma determinante, non l’ho mai ceduto, il campo è velocissimo, e mi ha dato grande fiducia. Djokovic non sarà stato al massimo, ma a me non importa…", le parole a caldo di un Sonego al settimo cielo che oggi, ancora una volta, non avrà nulla da perdere.

Su www.ubitennis.com le intervista di Sonego e Djokovic. Oggi semifinali live: Rublev (76 62 a Thiem) vs Anderson (64 76 a Medvedev), Sonego contro il vincente di Evans-Dimitrov.