Martedì 16 Aprile 2024

Sol Levante, Spagna calante: è ribaltone

L’impresa del Giappone: vince il girone superando gli iberici che strappano il pass da secondi solo grazie alla rimonta dei tedeschi

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di Paolo Grilli

Ci pensa sempre Morata? Non è vero in tutte le occasioni. Mai sottovalutare il Giappone, il suo spirito battagliero che si fa beffe di pronostici e imprese “impossibili“. Clamoroso al Khalifa International Stadium. Passano da primi proprio i nipponici, che ribaltano la ‘Roja’ e per poco non la mandano a casa. Al Costa Rica non riesce l’altro miracolo – la Germania vince dopo essere stata sotto, ma comunque i teutonici dicono addio al mondiale – e sono anche gli iberici a strappare il pass, ma da secondi.

E’ stata una serata calcisticamente folle, quella di ieri. Nel primo tempo, solo Spagna. Arriva presto il terzo gol in tre gare per Alvaro, come il ’mito’ Zarra al Mondiale del 1950. Le Furie Rosse non riescono a non giocare. Il pensiero del ‘biscotto’ non sfiora chi guarda la partita. Troppa disparità. Il Giappone sembra squadra di cilindrata ben inferiore, impotente nel cercare di contrastare quelle combinazioni mai banali che solo all’apparenza richiamano quelle del guardiolismo degli esordi. Perché c’è una forza giovane ben evidente e l’istinto della verticalità emerge presto nella manovra, scacciando leziosismi in campo e noia sugli spalti. L’intervallo però è la miccia della rivoluzione. E’ un altro Giappone quello che si ripresenta in campo. L’uno-due nel nome di Doan, prima in gol per il pari e poi ispiratore del vantaggio di Tanaka, ci conferma che il calcio è meraviglioso perché può sempre liberarsi delle briglie della logica. Il cuore mostrato dai nipponici è stato enorme. Luis Enrique ha poi buttato nella mischia chi voleva risparmiare, come Fati e Asensio. Tutto inutile, e la Spagna si inchina. Un esito al limite dell’incredibile perché nei pronostici della vigilia la vittoria degli asiatici non era praticamente considerata come un’opzione. Solo gli estremisti del biscottismo diranno che ‘Lucho’ ha voluto perdere per prendere il Marocco agli ottavi. Per diversi minuti, ieri, era fuori dal Mondiale. I tre punti contro la Germania presi dai samurai all’esordio non dovevano essere catalogati come una sorpresa, visto il valore mostrato anche ieri, ma come il frutto di una cifra tecnica che noi, europei nostalgici del pallone, pensiamo di detenere in esclusiva.