Giovedì 18 Aprile 2024

Sofia ragazza d’oro, l’Italia rompe un tabù

Dopo i due titoli iridati di mercoledì, ieri il terzo nel nastro. Sono i primi della storia azzurra. La dedica al nonno. E l’Università alle porte

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Giacomo Giampieri

A conti fatti, oggi, leggere il futuro di Sofia Raffaeli appare piuttosto semplice. Prima scende in pedana, domina e sbaraglia la concorrenza. Poi dedica i successi, già tanti per una diciottenne, a chi l’ha avvicinata al mondo della ginnastica: suo nonno Nello, scomparso nello scorso giugno. E così è stato anche stavolta. "Una delle medaglie d’oro è per nonno Nello. È grazie a lui se ho iniziato a praticare la ginnastica. Mi portava tutti i giorni a Fabriano, insieme abbiamo percorso oltre 60mila chilometri per andare alle gare". Gratitudine e legami familiari s’intrecciano nella vita della portacolori delle Fiamme Oro. Che non è più un semplice astro nascente dello sport. Ma una stella polare della ginnastica ritmica, dopo le due medaglie d’oro di mercoledì, al cerchio e palla, e quella di ieri al nastro, ai Mondiali in Bulgaria, a Sòfia (città che le porta decisamente bene).

Là dov’è riuscita a compiere qualcosa di irrazionale, senza dimenticare che è l’unica italiana ad essere stata incoronata campionessa del mondo assoluta. Nata a Chiaravalle il 19 gennaio 2004, poi "migrata" ben presto nella vicina Fabriano per coronare il suo sogno. Dando dimostrazione, a tutti, di poter coniugare divinamente attività sportiva a livelli clamorosi e studi. Si è diplomata quest’estate al liceo delle Scienze umane Leonardo di Civitanova, medita di iscriversi all’Università tra una seduta di allenamento in palestra e l’altra. Sempre col sorriso sulle labbra. La riservatezza di una ragazza sobria, senza grilli per la testa e introversa. La "sfrontatezza" tipica dell’età di chi, evidentemente, non sente addosso il peso delle responsabilità e pensa soltanto a gareggiare con un’innata qualità. E in tutto questo c’è una figura, nonno Nello appunto, che assieme ad allenatrici, parenti, amici, la seguono passo passo e ne ammirano lo straordinario talento. Un po’ come fanno papà Gianni e mamma Milena, al suo fianco anche in questa trasferta bulgara trionfale. Al suo fianco come anche la compagna della Ginnastica Fabriano, Milena Baldassarri (terza mercoledì alla palla), che si è detta "emozionata di stare accanto ad un tale fenomeno, sul podio, mentre cantiamo l’Inno di Mameli". Se la godono tutti, Sofia. Patrimonio dello sport italiano. Dalla "sua" Polizia di Stato, che rappresenta con orgoglio e fierezza, e che ha parlato di "una giornata che rimarrà impressa nella storia della ginnastica ritmica italiana". ieri sera le finali di clavette e nastro: per Sofia sono arrivate altre due medaglie, un oro al nastro e bronzo alle clavette. Nel nastro l’azzurra si è imposta con il punteggio di 32.650, davanti alla bulgara Stiliana Nikolova e alla slovena Vedeneeva. Nelle clavette il bronzo, con il punteggio di 31.850, battuta soltanto dalla tedesca Darja Varfolomeev (33.550) e dalla bulgara Stiliana Nikolova (32.600). Domani il concorso generale delle Farfalle prima della due giorni spettacolare conclusiva dei Mondiali. In attesa di altri risultati. Di Sofia, da Sòfia.