Sabato 20 Aprile 2024

Sinner spaziale, può già prendersi l’America

Alle 19 la finale a Miami contro Medvedev dopo la vittoria da urlo con il numero uno Alcaraz. Jannik senza limiti verso il top

Sinner spaziale, può già prendersi l’America

Sinner spaziale, può già prendersi l’America

di Paolo Franci

Non serve una DeLorean per viaggiare nel futuro. E neanche avere un ’Doc’ al fianco come nell’iconica saga di ’Ritorno al futuro’. Semmai, basta una racchetta, il pieno di talento e una fisicità feroce. Benvenuti nel prossimo decennio da leggenda del tennis mondiale, perchè Sinner ed Alcaraz – se non lo hanno già fatto – si stanno prendendo quel palcoscenico che pareva irraggiungibile. Quello dei ’Fab three’, Nole, Rafa e Roger. E lasciamo stare classifiche e bacheche. Arriveranno, se il tennis che giocheranno questi due è quello che abbiamo visto a Miami. Non è stata una partita. Piuttosto, è stata una piece teatrale incredibile, intensa, feroce. Un sabba di talento in omaggio agli dei della racchetta.

Se ancora vi fosse qualche dubbio, nel match vinto da Sinner a Miami in rimonta (67, 64, 62) c’è un momento preciso in cui è avvenuto il salto nel futuro: un punto nel settimo game del primo set, sul 42 per Sinner. Il video di quello scambio pazzesco continua ancora adesso a fare il giro del mondo con un solo, unico titolo: il più bello dell’anno. E non c’è solo quello, in questa storia di cappa e racchetta. C’è il ragazzo italiano che batte il numero uno al mondo. C’è il re spagnolo che perde la semifinale e il trono, perchè da lunedì prossimo sarà di Nole Djokovic. E c’è l’amicizia tra i due, con Carlitos che alla fine del match guadagna la rete per abbracciare il rivale e dirgli: "Vai amico, ora prenditi il titolo, faccio il tifo per te". Bello no?

E, ancora, c’è il frullatore social che nella notte tra venerdi e sabato ha accelerato fino al fuori giri. Se Jannik ha battuto per la prima volta il numero uno del mondo – segno che ormai ci siamo: i top five sono nelle corde della sua racchetta – adesso affronterà il Frecciarussa Medvedev in finale (oggi alle 19) per provare a prendersi il titolo, la piazza numero 6 (ora è già 9) del ranking mondiale dopo essersi piazzato sulla poltrona numero 4 della Race per le Finals di Torino. In questa sfida che sta diventando leggenda, i due si sono incontrati da ’pro’ sei volte. A Parigi nel 2021 Carlitos apre la saga con una vittoria. Poi due volte Sinner nel 2022 a Wimbledon e Umago, mentre agli Us Open in semifinale Alcaraz- che si prende il primo posto del ranking vincendo il torneo - in un match da leggenda vince al quinto dopo aver annullato un match point. Quella sconfitta così dolorosa, Sinner la paga a caro prezzo psicologicamente. Nel 2023, poi, il ko di Jannik a Indian Wells prima delle tre ore di show pazzesco di Miami. Lo show di un Sinner diverso, più muscoloso, veloce, tattico. L’abbiamo già detto? Benvenuti nel futuro della racchetta.