Mercoledì 24 Aprile 2024

Sinner per l’impresa, Federer al tramonto

Migration

Classe immensa. Anche nel modo di dire che non ci sarà nello Slam che è casa sua. King Roger Federer la spiega così: "Sarei sorpreso se giocassi a Winbledon...".

Niente amarezza, arrabbiatura o smoccolamenti, ma "sorpresa". Lo stile è british forse perché più adeguato rispetto al suo torneo preferito, quello che si gioca sull’erba dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club. Roger Federer non ha ancora appuntato sul suo programma di recupero la data del rientro ma esclude ci possano essere chance per gli Australian Open (a metà gennaio): "E’ fuori discussione. Già prima dell’operazione sapevamo che sarebbe stata necessaria una pausa di un mese".

E non è mica detto che torni. Lo dice lui con una dichiarazione che avrà raggelato i suoi fans: "Voglio vedere se, per un’ultima volta, riesco a tornare nel circuito porfessionistico". Federer, 40 anni compiuti lo scorso agosto, segue scrupolosamente il programma di recupero, poi si vedrà: "Secondo i medici potrò ricominciare a correre tranquillamente per gennaio e quindi potrò tornare in campo all’inizio del prossimo anno. Poi, tutto sarà più chiaro per la prossima primavera".

Federer sta recuperando dal terzo intervento al ginocchio destro in un anno mezzo. Stavolta lo staff chirurgico ha lavorato sul menisco interno e, racconta King Roger: "I medici hanno deciso di approfittarne per curare la cartilagine e quando si interviene su questi due aspetti ci vogliono pazienza e grande cautela nel processo di recupero". Sorride, Roger, quando parla di ambizione con la racchetta: "Vorrei vedere cosa posso fare ancora da professionista...".

E poi, sottolinea il detentore di 20 titoli Slam: "Voglio essere chiaro: non è che mi crollerà il mondo addosso se non riuscirò più a giocare una finale Slam. Non è questo il mio sogno, semmai lo è tornare in campo".

Anche nella dialettica, la classe di Federer resta inimitabile. Sull’entusiasmo del ragazzino prigioniero nel corpo di un uomo adulto, nessun dubbio: "Non mi interessa la data del rientro. Non fa differenza se rientrerò a 40 anni o a 41 nel 2022, il ’quando’ non conta: il mio sogno è tornare a giocare".

Paolo Franci