Sinner cresce, Sonego quasi Nadal tramonta: "Sono distrutto"

Australian Open, Jannik batte Etcheverry, Lorenzo ko con Hurkacz. Rafa eliminato, problemi all’anca

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di Paolo Franci

"Ho alzato il livello". Nella testa, nel fisico e nella racchetta, Jannik Sinner sente che il salto di qualità definitivo per giocarsela stabilmente con i migliori è lì, a un passo. E non si tira indietro: "Sì, ho alzato il livello – ribadisce – ho servito e risposto molto bene". Non che l’avversario, il numero 79 del ranking Atp, l’argentino Tomas Etcheverry, sia stato poi così irresistibile e regolato in tre set, con un secco 6-3, 6-2, 6-2. Ora Jannik dovrà affrontare Marton Fucsovics, numero 78 del ranking che ha eliminato in quattro set il ’giustiziere’ di Musetti, Lloyd Harris.

Come Ibra, che ha sfruttato la grande esperienza nel taekwondo per affinare la tecnica acrobatica, Jannik ha spiegato come sfilare tra i pali con gli sci ai piedi gli sia alleato. Evidentemente nei contromovimenti e nella rapidità del cambio di peso dalla gamba sinistra alla destra. Sul fatto che Sinner sia nel pieno di una trasformazione tecnica e tattica rispetto all’era Piatti, i segnali sono evidenti da tempo. Un cambio di pelle che lo ha portato ad utilizzare il pennello (la palla corta) oltre che il martello e ad affinare quel servizio che fino a poco tempo fa certo non era una delle sue armi migliori. Per non parlare del rovescio in back che oggi è alternativa ghiotta in una varietà di gioco che s’è fatta più ampia.

Non più solo il velociraptor che ruba il tempo e il campo puntando sul ritmo e l’anticipo martellando, ma un Sinner con più ampia faretra tattica. In sostanza, il lavoro con Piatti tendeva a massimizzare le migliori qualità di Jannik, quello del nuovo staff tecnico ad allargare l’orizzonte. I suoi due coach, Simone Vagnozzi e Darren Cahill vanno ripetendo come il lavoro di trasformazione, pur evidente in alcuni cambi di rotta - Sinner ha aumentato le percentuali di palle corte da fondo campo e le discese a rete- durerà tra i due-tre anni, tenendo conto del rallentamento per gli infortuni in serie. L’obiettivo dichiarato quest’anno è entrare nelle Finals di Torino, vorrebbe dire essere stabilmente nel cerchio magico del tennis mondiale. Per farlo, ha potenziato la muscolatura (3kg in più) che poi dovrà tramutare in potenza nel servizio.

Nel frattempo, standing ovation del pubblico per salutare Rafa Nadal, battuto dall’americano Mackenzie McDonald in tre set e anche a causa di un infortunio all’anca: "Sono mentalmente distrutto – ha detto Rafa –. Non so cosa stia succedendo. Già ho dei precedenti con problemi all’anca, ma non era qualcosa di grosso. Ora sento che non posso muovermi". Si è battuto bene Sonego contro il numero 10 del torneo, Huber Hurkacz. Lorenzo ha accarezzato l’idea dell’impresa andando sopra di due set a uno, per poi perdere al quinto i 3-6, 7-6, 2-6, 6-3, 6-3. Fuori anche Fognini contro Kokkinakis: dopo la sospensione per pioggia sul punteggio di 1-6, 2-6, 2-4, l’australiano ha completato l’opera chiudendo sul 6-2. Festeggia il primo trionfo in uno Slam Lucrezia Stefanini (141 Wta), che ha rimontato e vinto contro la numero 71 del mondo Tatjana Maria 3-6 7-5 6-3. Saluta invece Lucia Bronzetti (52), favorita contro Laura Siegemund (158), ma è sconfitta 6-2 4-6 3-6.