Mercoledì 24 Aprile 2024

Sinner che esordio: fuori Goffin E Cecchinato cancella due anni

Marco, neo papà, torna quello del 2018 ed elimina De Minaur. Avanza anche Travaglia. Giorgi si ritira, Seppi ko

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di Ubaldo Scanagatta

Via al Roland Garros-Era Open n.53, primo di sempre a fine settembre causa Covid. La prima con il Philippe Chatrier coperto da un tetto. Il primo a vincerci è stato la più grande promessa del tennis italiano, Jannik Sinner. Il Pel di Carota della Val Pusteria, 19 anni compiuti il 16 agosto e n. 74 ATP (n.1 fra gli under 20), ha battuto nuovamente e in 3 set, 75 60 63, il belga David Goffin, 30 anni, n.12 ATP e n.11 a Parigi (manca Federer). Goffin era stato il primo top-ten battuto dall’allievo di Riccardo Piatti, a febbraio a Rotterdam, torneo indoor. Da allora i due si erano allenati spesso insieme, a Montecarlo dove entrambi hanno la residenza, e a Bordighera al Centro Piatti. Fino a diventare amici. Goffin aveva confessato: "In allenamento non ci vinco mai". Ma, il mancato sposo che avrebbe dovuto convolare a giuste nozze il 19 settembre - sospese per il Covid- sperava in gara in un esito diverso.

Il torneo sembra essere la grande opportunità per Rafa Nadal di vincere il suo Roland Garros n. 13 nonché lo Slam n.20 che gli consentirebbe di eguagliare i 20 del grande assente Federer. Ma il sorteggio gli ha piazzato nella sua metà di tabellone il vincitore dell’US Open Thiem, finalista delle ultime due edizioni, semifinalista delle due precedenti. Così sono salite le azioni di Djokovic.

Per Sinner si trattava invece di un esordio. E non poteva essere più felice. Dopo un primo set caratterizzato da 4 break di fila e di tennis bruttarello. Sul campo umido e pesante le palle Wilson parevano gatti arrotolati. Goffin, servendo sul 5-6, ha regalato 3 punti e mollato il game di servizio con un rovescio fuori d’un metro. Vinto quel set in 53 minuti, per un Sinner rinfrancato è stata tutta discesa: ha inanellato 11 game di fila, fino al 3-0 del terzo set. Non sarebbe stato più ripreso da un Goffin presto rassegnato. Al secondo turno, il barbuto francese Benjamin Bonzi n.227, non fa paura.

Dei 10 italiani in tabellone – non è record: nel ’69 furono 11 – 5 giocavano ieri. Ha perso in 4 set Seppi contro il figlio d’arte Sebastian Korda (assomiglia come una goccia d’acqua a papà Petr che vinse l’open d’Australia nel ’98), ma Cecchinato, sceso a n.110 da n.16 è tornato alla vittoria in uno Slam. Tranne che per la stupefacente semifinale parigina del 2018 aveva perso 11 volte al primo turno. Stavolta ha invece battuto l’australiano De Minaur, n.27 ATP, 76 64 60, quarto finalista al recente US open.

"Sto tornando a essere il Cecchinato di 2 anni fa… ho messo più muscoli, ho un nuovo team, è tornata la fiducia, mi diverto anche a lottare" ha detto il neo-papà. Felice anche Travaglia, n.73: ha battuto Andujar, n.50, 63 63 64 nel giorno in cui Wawrinka, dominando Murray 61 63 62, ha dimostrato che lo scozzese ex n.1 del mondo non è proprio guarito. Come la Giorgi, ritiratasi con la Trevisan, sul 7-5,3-0: colpa del gomito del tennista. E con 84.000 euro in tasca la fiorentina di Campo di Marte ha conquistato il premio più ricco della carriera.

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