Mercoledì 24 Aprile 2024

Signora, il lifting può fare bene

Giuseppe Tassi

Più del coraggio poté la jella. Nella rivoluzione verde di Allegri un ruolo chiave lo giocano gli infortuni. Nella Juve tosta e vitale che ha fatto bella figura davanti al Psg di Messi e Mbappè mancavano ben dodici potenziali titolari: un record. Ecco perché Gatti, Fagioli, Miretti e Soulè hanno trovato una notte da vetrina.

Ma se fossi nel Conte Max cercherei di cogliere al volo questo assist della sorte per costruire davvero la Juve del futuro. Con un campionato da giocare in rimonta e la Coppa “del piano di sotto“, l’Europa League, sarebbe davvero il caso di dar spazio all’onda giovane che ha già garantito pressing alto, vitalità e una interpretazione più sfrontata della partita rispetto ai compassati senatori.

Non a caso il sussulto d’orgoglio finale di Lisbona è arrivato con le fughe di Iling Junior (ala di 19 anni) e gli inserimenti del fantasista argentino Soulè (19). E il gol che ha piegato il Lecce in campionato è partito dal piede di Fagioli (21 anni pieni di corsa e fosforo). Quanto a Miretti, trequartista dal piglio guerriero con tecnica raffinatissima, già sappiamo che gode della piena stima di Allegri.

E allora caro Max, tanto vale rischiare tutto per tutto, affidarsi all’anima verde della squadra e mettere in campo un calcio più coraggioso e sfrontato rispetto ai ritmi slow della vecchia guardia. Potrebbe essere la cifra vincente della Juve di domani, ma anche un imprevedibile ascensore per uscire dalla melma di oggi.