Giovedì 18 Aprile 2024

Si assegna il Tour nella cronoscalata: Pogacar contro Roglic

di Angelo Costa

Già pronto il podio di Parigi: all’unica crono di questo Tour il compito di ribadirlo o cambiargli i connotati. Dei 36 chilometri della tappa, gli ultimi sei sono all’insù, con pendenze anche cattive: è lì che se la giocheranno i due sloveni, con Roglic che può amministrare un minuto di vantaggio sul giovane discepolo Pogacar, peraltro campione nazionale della specialità. Difficile ipotizzare un ribaltone: dovesse accadere, più che un’impresa sarebbe un mezzo miracolo.

Si arriva a La Planche des Belles Filles, cima dei Vosgi che sorride agli italiani: lì ha vinto Nibali in maglia gialla, lì ha vinto Aru in maglia tricolore e lì un anno fa si vestì di giallo anche Ciccone. Bei tempi, almeno guardando la povera spedizione azzurra di quest’anno, a secco di vittorie. Né c’è da sperare che migliori negli ultimi due giorni: oggi non c’è partita, domani sui Campi Elisi la passerella è riservata ad altri.

Prima della crono, il Tour regala un’altra tappa divertente, come lo sono state tutte: per l’alta velocità (46 orari la media) e per lo scoppiettante finale. A spuntarla è il danese Soren Kragh Andersen, con la stessa strategia che già gli aveva consentito di fare centro la settimana scorsa: infilatosi in una dozzina di attaccanti, metà dei quali velocisti, lascia che Sagan e Bennett stoppino un allungo di Trentin e prende tutti in contropiede. Mossa perfetta, che vale il bis a lui e il tris alla Sunweb, gruppo di giovani guastatori che a livello tattico in questa edizione ha dato lezione a molti. Ancora a mani vuote Sagan, che cercherà a Parigi la tappa che insegue dal primo giorno, mentre uno dei suoi compagni, l’austriaco Postlberger, già in rosa al Giro, è costretto a lasciar la corsa per uno choc anafilattico, dopo esser stato punto da un’ape alla bocca.

Tornando all’Italia, è il giorno della prova generale di Vincenzo Nibali in vista del Mondiale: al giro dell’Appennino, il siculo corre già in maglia azzurra con la Sperimentale. Aspettando buone notizie dalla classica ligure, il ct Cassani incassa quelle che arrivano dal Lussemburgo, dove Diego Ulissi vince la quarta tappa e torna al comando.

Classifica dopo 19 tappe: 1) Primoz Roglic (Slo, Jumbo) in 83h 29’41’’, 2) Pogacar (Slo) a 57’’, 3) Lopez (Col) a 1’27’’, 4) Porte (Aus) a 3’06’’, 5) Landa (Spa) a 3’28’’, 6) Mas (Spa) a 4’19’’, 7) A. Yates (Gbr) a 5’55’’, 10) Valverde (Spa) a 12’12’’, 11) Caruso a 12’31’’, 13) Carapaz (Ecu) a 17’48’’.