Venerdì 19 Aprile 2024

Serra deferito, caos Var, sviste: bufera arbitri

Periodo no per i fischietti, da Juve-Napoli al caso del Pisa. Il quarto uomo accusato di "comportamento offensivo" contro Mou

Serra deferito, caos Var, sviste: bufera arbitri

Serra deferito, caos Var, sviste: bufera arbitri

di Paolo Grilli

Se il desiderio segreto di un arbitro è la propria invisibilità, intesa come totale correttezza di decisioni e atteggiamento tanto da risultare ’trasparente’ in campo, non è un periodo d’oro per idirettori di gara. Colpa di certe scelte e anche della sfortuna. Spesso di un Var che non aiuta, e anche di tifosi violenti.

Nella bufera capita che venga trascinato dagli eventi anche un quarto uomo: Marco Serra, dopo il battibecco con José Mourinho in Cremonese-Roma, è stato deferito dalla procura federale. Avrebbe avuto infatti un "comportamento inopportuno, ingiurioso e finanche offensivo delle parole utilizzate", avendo apostrofato così Mou: "Ti stanno prendendo tutti per il c.... Vai a casa, Vai a casa".

Il dopo partita di Juve-Napoli di domenica non è stato certo esente da polemiche. Si discuterà ancora del fallo, rilevato con il controllo al video, di Milik su Lobotka che ha portato all’annullamento del gol di Di Maria. I pareri sono dei più discordanti, ma c’è un dato di fatto: il direttore di gara Fabbri è tornato sui suoi passi dopo che aveva visto l’intervento del polacco a pochi metri di distanza, e con l’ausilio impareggiabile della sua visione in tre dimensioni.

Allo stesso modo, risulta poco comprensibile come non sia stata punita, nella stessa partita, la manata di Gatti a Kvaratskhelia, catturata dalle telecamere e, non si sa come, sfuggita al Var.

La casistica critica dell’ultima settimana porta poi in Grecia, e c’entriamo perché ad arbitrare il caldissimo derby di Atene fra Olympiacos e Aek c’era il nostro Davide Massa. Subito dopo il match vinto per 3-1 dall’Aek, è stato colpito con una pedata ai genitali nel tunnel degli spogliatoi. La tifoseria di casa non gli ha perdonato certe interpretazioni di epiosodi sul campo, e siprattutto la concessione di un rigore agli ospiti, scadendo in un comportamento inqualificabile.

Del tutto particolare, poi – ma qui la violenza non c’entra – quanto accaduto in serie C in Pisa-Bari, vinta 2-1 dai pugliesi con rigore trasformato da Antenucci. Il risultato è sub judice perché l’arbitro Colombo ha involontariamente toccato il pallone nell’azione che poi ha portato all’assegnazione del penalty decisivo. Per il direttore di gara, il tocco non ha direttamente generato l’azione pericolosa degli ospiti ed è per questo che il gioco non era stato interrotto.

Sembra quasi una legge: meno si cerca di parlare degli arbitri, e più nascono polemiche.

Sarà per questo che la prima riunione assoluta a Nyon del Football Board della Uefa, organo però solo consultivo con i ’saggi’ del pallone, ha subito affrontato l’argomento fischietti. Sono state ipotizzate modifiche alle regole relative al Var e al fallo di mano. Fra le proposte partorite dagli “esperti“, spicca quella di una maggiore tolleranza per i tocchi di mano successivi a un rimbalzo del pallone sul proprio corpo. A ruota, è stata discussa la possibilità di non ammonire automaticamente in caso di fallo di mano su tiro in porta e di non rendere obbligatoria l’espulsione di un giocatore in caso di fallo di mano che impedisce una rete o una chiara occasione da gol.