Schumi jr. sulle orme di papà: alla Mercedes

Sfuma il sogno di vedere Mick in Ferrari, nella prossima stagione sarà il terzo pilota delle frecce d’argento, dove Michael chiuse la carriera

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di Leo Turrini

Fine di un sogno. C’eravamo tanto illusi, più che c’eravamo tanto amati. Si separano per sempre la Ferrari e la famiglia Schumacher. Si sapeva, ma fa male lo stesso: ieri con un comunicato la casa di Maranello ha ufficializzato il divorzio da Mick, il figlio del Campionissimo cinque volte (sette in totale) iridato con la Rossa. L’erede, dopo due incerte stagioni in F1 al volante della Haas spinta dalla power unit del Cavallino, esce dai radar del brand cui il padre restituì la gioia dei trionfi sui traguardi dei Gran Premi.

Il congedo. La Ferrari ha chiuso il rapporto con un comunicato nemmeno troppo…caloroso. Leggere per credere: "Dopo 4 anni di militanza nella Driver Academy, la Scuderia e Mick Schumacher hanno deciso di comune accordo di non proseguire la collaborazione.

Entrato a far parte della famiglia Ferrari nel 2019 attraverso il programma giovani di Maranello, Mick come pilota della FDA ha disputato due stagioni di Formula 2 con il team Prema Racing conquistando tre vittorie e il titolo 2020. L’anno seguente ha avuto la possibilità di debuttare in Formula 1 con l’Haas F1 Team nel quale è rimasto fino al termine della stagione appena conclusa ricoprendo anche il ruolo di reserve driver per la Scuderia. Per lui 43 Gran Premi e 12 punti conquistati nelle gare di Austria (6° posto) e Gran Bretagna (8° posto).

Un grazie a Mick da Ferrari per questi quattro anni, e tanti chilometri, condivisi e i migliori auguri per la prosecuzione della sua carriera".

Il futuro. È onesto aggiungere che le prestazioni di Schumi 2 con la Haas non sono state all’altezza non dico del…cognome, mitico, ma delle aspettative “normali”. In questo 2022 Mick è andato più piano di Magnussen, il compagno di team ripescato in extremis per sostituire il russo Mazepin, travolto dalle tragiche vicende ucraine. E la Formula 1, come ambiente, è generosa con i “figli di” a inizio carriera. Poi però pretende risultati, in questo caso non arrivati.

Adesso Mick dovrebbe trovare spazio nella orbita Mercedes, il marchio cui il padre legò la parte finale della sua carriera. Avendo vinto in tutte le categorie minori, dalla F4 alla F2, non smetterà di correre.

Ma il sogno, che in tanti silenziosamente abbiamo coltivato!, di rivedere uno Schumacher al volante di una Ferrari non si materializzerà.

Che peccato.