Schumi Jr miracolato su una pista assurda

Mick a muro ai 230: la sua Haas distrutta, lui si salva e chiama subito la madre. I rischi di un tracciato velocissimo senza vie di fuga

I soccorsi a Mick Schumacher

I soccorsi a Mick Schumacher

"Mi raccomando, adesso vai all’ospedale per fare altri controlli. E guai a te se mi procuri un altro spavento così grosso…". Il dialogo via filo tra Corinna Schumacher e il figlio Mick ha spazzato via la nube di angoscia che si era addensata sul cielo della Formula Uno alle 18,38 ora italiana. In quell’istante, il figlio del Campionissimo ha conosciuto la paura più grande della sua fresca carriera.

L’incidente. Sull’assurdo circuito di Gedda era in corso di svolgimento la seconda fase delle qualifiche del Gran Premio dell’Arabia Saudita. Al volante della Haas motorizzata Ferrari, Schumi2 stava tentando di entrare in top ten. Occupava la nona posizione e ovviamente voleva migliorarsi.

L’allievo della Accademia di Maranello ha perso il controllo della vettura salendo su un cordolo. La monoposto si è intraversata e ha sbattuto contro il muro a 230 kmh.

Sull’assurdo circuito saudita non esistono vie di fuga. Ma le auto toccano velocità altissime!

L’angoscia. Nel brutale impatto, sulla Haas si è rotta, insieme a tante altre cose!, anche la radio. Ciò ha impedito a Mick, bloccato all’interno dell’abitacolo, di rassicurare subito i tecnici del suo team.

Il silenzio ha moltiplicato l’angoscia, fin quando sul luogo dell’incidente non sono arrivati i commissari di pista. "Il pilota è cosciente, parla tranquillamente, muove le mani e non presenta ferite visibili".

E tutti abbiamo ripreso colore.

Gli esami. Mick è stato trasportato in ambulanza al centro medico del circuito. Ha chiesto di poter rassicurare telefonicamente la mamma, quindi è stato sottoposto a controlli che hanno confermato l’assenza di danni fisici.

Schumi 2 non avrebbe voluto essere trasferito con l’elicottero in ospedale a Gedda, ma si è arreso alle sollecitazioni dei sanitari. Indispensabili sono infatti gli accertamenti neurologici: nell’impatto Mick è stato sottoposto ad una terribile decelerazione.

"Sta bene". Sono poi arrivate le immagini televisive di Schumi junior: sorridente, scherzava con i dottori.

Gunther Steiner, l’italiano che dirige la Haas, alla fine ha ritrovato la voglia di sorridere: "È stato un momento brutto ma tutto è finito bene. Pensate che subito ci ha detto di voler disputare il Gran Premio! Naturalmente adesso dovrà invece dedicarsi al recupero. È un ragazzo splendido, stava andando forte e intendeva andare ancora più forte. Mi ricorda qualcuno…".