"Sapevo che la Ferrari sarebbe tornata"

L’ad del circus Domenicali: "Conosco gli uomini di Maranello, non sono sorpreso. Sarà il mondiale più bello degli ultimi anni"

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di Leo Turrini

"Visto che il Qatar non è tanto lontano da qui, ne approfitto per mandare gli auguri all’amico Roberto Mancini. Deve portare gli azzurri al mondiale nel deserto…"

Stefano Domenicali è appena arrivato in Arabia Saudita dal Bahrain. All’inizio del 2021, il manager italiano ha raccolto la difficile eredità di un mito come Bernie Ecclestone. Si vede che la fortuna aiuta gli audaci: il duello incandescente tra Hamilton e Verstappen ha riportato la Formula Uno a livelli straordinari di popolarità.

"E adesso è tornata anche la Nazionale Rossa – sospira il Dom –. Per noi è una notizia importante, a nessuno sfugge quello che la Ferrari rappresenta nella storia dell’automobilismo".

Per tanti è stata persino una sorpresa.

"Insomma, io ho trascorso più di venti anni della mia vita a Maranello. Conosco l’azienda, le risorse umane, la voglia che appartiene a tutti, dai meccanici agli ingegneri, di riportare la Scuderia dove merita di stare".

L’attesa è stata estenuante e chissà se è davvero finita…

"Beh, le premesse sono state persino entusiasmanti! A Sakhir Leclerc e Sainz hanno dato spettacolo. Sono contento per la squadra e per Binotto. Conosco la difficoltà del ruolo, che è stato anche il mio. Ci sono pressioni figlie del mito Ferrari, è sempre stato così e sempre sarà così".

A Maranello quanto debbono temere la riscossa di Mercedes e Red Bull?

"Immagino sappiano benissimo, i ferraristi, che la lotta sarà intensissima. Parliamo di fuoriclasse assoluti come Verstappen e Hamilton che guidano le auto di due team straordinari per efficienza e organizzazione. Mi aspetto uno dei campionati più belli di sempre".

C’è chi parla di Rinascimento della Formula Uno.

"Stiamo conquistando un pubblico nuovo, più giovane. Il duello tra Hamilton e Verstappen è stato un traino eccezionale. Il recupero della Ferrari sta facendo il resto. I numeri televisivi e sui social sono eccellenti".

Le nuove regole tecniche aiuteranno?

"Quelle sono di competenza della federazione. Noi che gestiamo lo spettacolo avevamo chiesto norme che favorissero lo show rispettando la tradizione. Per quanto stiamo vedendo, siamo sulla buona strada".

A proposito di regole: la Ferrari teme che qualche furbetto possa aggirare il budget cap, il tetto alle spese…

"Mi sono già espresso sull’argomento. La trasparenza non può essere un optional. Per quanto di nostro interesse, vigileremo".

È vero che in prospettiva altri costruttori potrebbero entrare nel giro dei Gran Premi, unendosi a Ferrari, Mercedes, Renault e a ciò che resta della Honda?

"Sì, ci sono discorsi aperti con aziende prestigiose. La nostra idea di una F1 sostenibile ha un grande appeal".

E a Imola che tra un mese aspetta il primo Gp in Europa che messaggio mandiamo?

"Imola è casa mia. Sono orgoglioso con l’aiuto delle istituzioni, Regione Emilia Romagna e governo, di aver riportato la F1 al Santerno".

Stavolta avremo anche il pubblico, caro Stefano.

"Era ora!".