Rossi ufficializza: "Corro almeno un altro anno"

Il Dottore firma in Petronas per il 2021 con ipotesi 2022: "Contratto definito". Annuncio nel weekend. Quartararo alla Yamaha ufficiale

di Riccardo Galli

Valentino Rossi c’è. E ci sarà. Non che, per la verità, ci fossero stati dubbi sulla questione, ma l’annuncio – quello vero, quello ufficiale, quello sicuramente più importante rispetto a un freddo comunicato stampa – ha deciso di darlo lui. A voce e in attesa di un Gp, quello sulla pista di Barcellona, che nei numeri della sua carriera segna cifre tonde da brividi: gara numero 350 nella classe regina (fra 500 e MotoGp) e obiettivo podio numeo 200 in carriera, senza dimenticare che al Montmelo, Vale ha vinto ben 10 volte.

La storia di Rossi, insomma, passa da Barcellona e proprio a Barcellona, ieri è arrivata la notizia dell’accordo con il Team Petronas per il 2021. Vale, insomma, continua. Almeno per un’altra stagione.

"Il contratto con Petronas – sono parole di Rossi – è definito. Lo firmerò nelle prossime ore e l’annuncio con il Team lo daremo durante il week end".

Sarà quello, dunque, l’atto formale che però è stato ’bruciato’ dallo stesso Valentino con le dichiarazioni che hanno aperto il fine settimana spagnolo.

Magari, nelle prossime ore saranno illustrati meglio i dettagli dell’accordo che rende la carriera di Vale una carriera letteralmente infinita, dettagli che confermeranno sicuramente la durata del contratto, ovvero scadenza dicembre 2021, ma con una opzione (o meglio, una ’clausola specifica’) relativa anche alla stagione successiva (il 2022).

In altre parole: Rossi sarà sicuramente nel Mondiale del prossimo anno, mentre a stagione in corso, lui e lo stesso Team valuteranno che cosa fare per il campionato successivo. Non sono previsti ’automatismi’ di alcun tipo nella clausola relativa alla stagione 2022, ma solo una serie di step (e confronti diretti) durante i quali le parti potranno valutare che cosa fare in base a esigenze di ogni tipo. Rendimento, obiettivi più o meno raggiungibili, scelte ’personali’ come quella che Rossi potrebbe riservarsi per il futuro (nel 2021 avrà già e comunque 42 anni). Nei progetti di Rossi c’è evidentemente il progetto dello sbarco dell’Academy-Vr46 in MotoGp. E non è da escludere che Valentino punti a questo proprio per il 2022, per gestire così il suo team dove la prima guida dovrebbe essere il fratello Luca Marini.

"È un contratto importante, con alcune persone che dalla Petronas si spostano e seguiranno Fabio Quartararo e dobbiamo considerare anche questo", ha aggiunto Rossi che parlando poi dell’accordo annuale ha sottolineato. "La durata del contratto è di un anno, per ora. Avevamo parlato anche di usare la formula dell’ uno più uno, ma abbiamo deciso così e ci siamo lasciati una porta aperta...: se siamo tutti contenti, noi, la Yamaha e la Petronas e i miei risultati sono buoni e lotterò per i primi 5 posti, l’anno prossimo nella pausa estiva deciderò insieme a loro di poter continuare. Non è un’opzione vera e propria, perché l’opzione è qualcosa di più preciso, ma nel contratto c’è scritto che se siamo tutti contenti potrei proseguire".

Rossi avrà così come compagno di team, Franco Morbidelli, avrà una M1 ufficiale come Vinales e Quartararo, mentre dal Team Yamaha factory, seguiranno Valentino in Petronas, il suo capotecnico, David Munoz, il telemetrista Matteo Flamigni e il coach Idalio Gavira.

"La frenata alla trattativa alla vigilia di Misano 1? – chiude Rossi –. Mi ero un po’ arrabbiato con la Yamaha perché sembrava un accordo di un anno secco e stop. Ho detto loro che non è detto e bisognerà vedere come vado...".

Progetti da ragazzino. Progetti di una leggenda che nel 2022, a 43 anni potrebbe ancora spingersi al limite in MotoGp, magari accanto a quei (bravissimi) ragazzini che potrebbero essere i suoi gigli. Roba da numeri uno. Roba da highlander. Roba da Rossi.