Giovedì 18 Aprile 2024

Rossi decimo e "decente" Ma basta per continuare?

Nella "sua" pista Vale limita i danni, ma fatica: e i dubbi sul futuro aumentano

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dall’inviato Riccardo Galli

SCARPERIA (Firenze)

Decimo sotto la bandiera a scacchi. Eppure, o forse, c’è da accontentarsi. Così Valentino Rossi trova il termine giusto, tutto sommato indolore, per incassare una posizione che al Mugello, al ‘suo’ Mugello, un po’ di tempo fa sarebbe stata vissuta come il peggiore degli incubi. "Diciamo – sono sue parole – che sono andato in maniera decente. Ho migliorato, ho fatto qualche passettino in avanti, con il susseguirsi dei turni, da venerdì alla domenica, e questo lo considero un fatto abbastanza positivo". Resta il fatto che per tornare dove vorrebbe, Vale dovrà risistemare diverse cose sulla sua Yamaha Petronas. Moto buona, discreta, ma che in un Mondiale così equilibrato rischia di vedersi risucchiare in una posizione sempre più critica. "E’ incredibile – continua Rossi – come in questa stagione tutto lo schieramento si sia livellato verso l’alto. Tutti i piloti vanno forte e ogni moto è assolutamente competitiva. Così per emergere devi davvero non sbagliare il minimo dettaglio".

C’è poi un’altra ragione - forse la più importante - per la quale Valentino vuole e deve riprendersi la scena. Il futuro. Già, perché l’orizzonte del 2022 e quella stagione che con un rinnovo del contratto potrebbe vederlo in pista a 43 anni, è un orizzonte sul quale Rossi andrà a concentrarsi nelle prossime settimane, con l’obiettivo di arrivare alla decisione definitiva entro un mese, in coincidenza del lungo stop al Mondiale che arriverà con il mese di luglio. Valentino ha lanciato questo messaggio proprio al Mugello, giovedì sera, prima che si accendessero i motori del Gp. "Mi prendo le prossime quattro gare – sono sue parole – per capire bene quello che farò…". E da ieri le gare a disposizione dei programmi di Rossi sono rimaste tre e tutte concentrate entro la fine del mese. Da Barcellona (dove si correrà già domenica prossima), passando per la Germania e l’Olanda (il 20 e il 27 giugno): ecco il calendario delle sfide che Valentino sfrutterà per capire se è il caso di mettere in ponte un altro anno in pista, oppure chiudere con le corse alla fine del 2021 e proiettarsi verso altre avventure, come quella delle gestione diretta del suo team VR46 che nel 2022 si prenderà la scena della MotoGp. Situazione, quella dello sbarco del team di Vale nella classe regina ancora tutta da monitorare a livello di moto, ma anche e proprio del ruolo che potrà averne (a parte la proprietà) il numero 46. Non è scontato, insomma, che Valentino indossi subito la giacca del team manager della squadra.

Quali saranno i passaggi che porteranno Rossi ad annunciare il suo futuro? Prima di tutto i risultati: se quello ‘decente’ di ieri al Mugello e le sensazioni positive di Le Mans, due settimane fa, dovessero trasformarsi in qualcosa più corposo, sicuramente Vale potrebbe contare su un ritrovato feeling con la Yamaha e guardare avanti con una prospettiva incoraggiante. Quindi, altro passaggio chiave, le motivazioni. La domanda è questa? Rossi potrebbe davvero accontentarsi di correre di essere (quasi) uno dei tanti e vedersi anche per il 2022 costretto a rinunciare a traguardi ambiziosi? Difficile. Se non impossibile. E forse proprio per questo vuole vedersi nei prossimi tre Gp.