Mercoledì 24 Aprile 2024

Ronaldo, il nuovo sbarco: ma restano i dubbi

Oggi CR7 torna a lavorare con la Juve, resta l’ipotesi di uno scambio con Icardi del Psg. Se rinnova, ingaggio spalmato in due anni

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di Paolo Grilli

Tre anni fa lo sbarco a Torino dell’“alieno“ Cristiano Ronaldo era stato salutato da una folla festante e ancora incredula per l’arrivo in bianconero del campionissimo.

Il caldo, il distanziamento imperante e il fatto che CR7 sia ancora sotto contratto hanno reso l’atterraggio del portoghese alle 15.10 di ieri a Caselle, col suo jet privato, molto più ordinario. Ma il futuro di Cristiano con la Signora è poi ancora tutto da scrivere, per quanto non siano mancate altre rassicurazioni dal vicepresidente Nedved. Il "resta con noi" ribadito dal ceco non ha ancora trovato un feedback da parte di Ronaldo, che già agli Europei aveva glissato sulle sue intenzioni cavandosela con un sibillino "qualsiasi cosa ci sarà nel mio futuro, sarà la cosa migliore pr me". Non proprio una dichiarazione di amore eterno del fuoriclasse nei confronti di una Juve che continua poi a sostenere costi enormi per tenerlo con sé.

Ora Cristiano dovrà confrontarsi con Allegri, capire quali siano anche le sue intenzioni tatticheper una Juve che non potrà – anche qui salvo sorprese – non cercare di rimettere Dybala al centro del progetto.

Ronaldo è stato il capocannoniere dell’ultimo Europeo, finito però assai presto, negli ottavi, quando il suo Portogallo ha ceduto al Belgio di Lukaku.

Nel mese che nel frattempo è passato, il portoghese si è adeguatamente rilassato (per modo di dire, considerando le sue tabelle di allenamento extra stagione) con la famiglia, senza lasciare trapelare nulla di calcistico se non quel vago "il giorno delle decisioni“ postato la settimana scorsa.

L’ipotesi di uno scambio con Icardi sull’asse Juve-Psg è ancora lontana dall’essere tramontata. L’argentino però vorrebbe sfruttare un’altra chance a Parigi, essendo l’unica punta centrale propriamente detta nella squadra di Pochettino. Al tempo stesso, le risorse per arrivare a CR7 sarebbero a disposizione dei francesi solo in caso si rompesse del tutto la trattativa per il rinnovo di Mbappé (a contratto fino al 2022), con un’eventuale partenza di quest’ultimo per Madrid, sponda Real. Un’operazione non impossibile, ma dal peso economico importantissimo.

Ecco perché il domino delle grandi punte europee è solo sospeso. E a farlo scattare potrebbe essere anche la più che probabile cessione di Kane dal Tottenham al City.

Nel caso Ronaldo non si muovesse, alla Continassa si lavorerebbe nell’immediato per un suo rinnovo fino al 2023: ma con l’intenzione di spalmare il suo ingaggio annuale (31 milioni netti) nelle prossime due stagioni. Una soluzione che consentirebbe alla Signora di alleggerire il bilancio annuale, assicurandosi anche l’eventuale valore del cartellino di CR7 nel caso di una sua partenza entro la fine del 2022; ma anche un buon viatico per il portoghese stesso, che si assicurerebbe un contratto in bianconero fino a 38 anni suonati.

Conterà pure la parola di Allegri, così come quella del procuratore Jorge Mendes. Ancora una volta, però, il futuro della Juve passa tutto da Ronaldo.