Giovedì 18 Aprile 2024

Romanò, chance mondiale

Domani alle 21,15 contro il Canada l’Italvolley senza Zaytsev punta tutto sul giovane talento mancino

Migration

di Doriano Rabotti

Al mondiale senza lo Zar. Inutile girarci attorno, l’Italvolley che domani debutta contro il Canada nella kermesse polacco-slovena che inizia oggi arriva con un solo grande punto interrogativo: avrà fatto bene il ct Fefè De Giorgi a lasciare a casa Ivan Zaytsev, considerando che ora su 14 azzurri soltanto due hanno già vissuto l’esperienza iridata, Giannelli e Anzani?

Esperienza è la parola chiave, ma è una medaglia che ha due facce. E’ chiaro che De Giorgi pensa che questa Italia possa rendere meglio con questo gruppo, e fa anche ragionamenti in prospettiva: per questioni anagrafiche, è difficile pensare che Zaytsev (il cui volto ieri campeggiava su alcuni poster che reclamizzano il mondiale, comunque...) possa essere leader azzurro a Parigi, e allora ha senso confermare il gruppo che senza Ivan ha vinto l’Europeo e lavorare sui giovani in prospettiva Olimpiadi. Aggiungiamo, per onestà di cronaca, che il rendimento di Zaytsev in questo momento non è devastante come in passato: questo ha ’agevolato’ la scelta di De Giorgi al momento di puntare su Pinali come vice Romanò. Da fuori sembra che Yuri con Pinali alle spalle giochi meglio, perché il volley è sport tecnico-fisico, ma la psicologia è decisiva.

Lui, Romanò, probabilmente è consapevole di avere tutti gli occhi addosso. L’anno scorso fu decisivo per girare la finale che regalò il titolo continentale, ieri si è mostrato sicuro e con le idee chiare: "Dal punto di vista fisico quello che c’era da fare è stato fatto, non vediamo l’ora di iniziare – ha detto –. Il Canada è squadra tosta, fisica, con tanti giocatori che conosciamo bene. Sarà importante giocare in maniera ordinata. Durante la Vnl abbiamo capito che possiamo giocarcela con tutti, pur consapevoli che su certi aspetti è stato necessario intervenire. Abbiamo le nostre aspettative e non ci nascondiamo, abbiamo fiducia nei nostri mezzi".

Per la stessa onestà di cui sopra, è giusto dire che almeno tre squadre (la Francia di Giani, gli Stati Uniti, la Polonia) si sono dimostrate più forti dell’Italia nelle ultime sfide, e il Brasile raramente ’canna’ un evento di questo tipo. Ma alla fine il verdetto lo dà il campo, non i pronostici.

Gli azzurri giocheranno sempre alle 21,15 nel girone iniziale, la pool E di Lubiana: domani contro il Canada (Rai e Sky), lunedì contro la Turchia, mercoledì contro la Cina. Passano le prime due dei sei gironi, più le quattro migliori terze.

Oggi si comincia con Brasile-Cuba, Giappone-Qatar, Francia-Germania, Stati Uniti-Messico, Slovenia-Camerun, Polonia-Bulgaria.