Roma, un tempo da sogno. Poi l’incubo Cavani: 6-2 United

L’illusione e la presunzione. La prima quando una Roma tosta e umile chiude il tempo in vantaggio. La seconda quando, nella ripresa, decide di giocarla alla pari scoprendosi e offrendo il fianco alle letali ripartenze dei Red Devils. Certo, poi la sfortuna di non poter fare cambi nella riprsa, gli errori di Mirante, ma questo non giustifica il crollo verticale. In ogni caso, all’Old Trafford arriva un’altra pesante umiliazioni per la storia del club.

L’appuntamento più importante è un millecurve di incubi e speranze. Perchè l’1-7 subito dalla Roma di Spalletti è marchiato a fuoco sulla storia dei due club. E’ anche vero, però, che questa Roma europea è assai difficile da maneggiare e ne sanno qualcosa Shakhtar e soprattutto l’Ajax, che pensava di farla facile e ora si ritrova davanti alla tv. Poi, certo, loro hanno nomi pesanti: Pogba, Cavani e soprattutto Bruno Fernandes, diventato qualcuno da noi e poi esploso all’Old Trafford. Proprio lui segna un avvio romanista in stile campionato, quando la difesa si trasforma in un portone nel quale si infilano Pogba, Cavani e l’ex Samp che la mette dentro. Poco prima, fatto non banale: Veretout si fa male dopo 120 secondi. Brutto presagio. Sembra l’uscio dell’inferno e invece la sorella più bella e tosta della brutta Roma di campionato, trova un rigore su derapata di Karsdorp. Pellegrini, apoteosi. Poi però si fa male Pau Lopez.

Il Manchester aggredisce ancora ma la Roma segna. Da non credere: gemma sull’asse Mkhitaryan-Pellegrini e gol di Dzeko, il sesto all’Old Trafford. E si fa male Spinazzola: mai visti tre cambi in 45’ in Europa League. Fa fatica, la Roma, ma chiude il tempo in vantaggio. Nella ripresa, l’assedio dei Red Devils parte con il gol di Cavani. E da lì, apnea Roma e gran secondo tempo degli inglesi che travolgono una Roma in ginocchio.

p. f.