Venerdì 19 Aprile 2024

Roma-Real Sociedad, Mourinho: "Loro squadra di talento. Dybala? Rinato nelle motivazioni"

Le parole di Mourinho e Rui Patricio nella conferenza stampa odierna

Jose Mourinho

Jose Mourinho

Roma 8 marzo 2023 - Alla vigilia dell'incontro valevole per gli ottavi di finale di Europa League, a Trigoria è intervenuto il tecnico della Roma, José Mourinho, in conferenza stampa, dove ha risposto alle domande dei cronisti. Il tecnico era accompagnato dal portiere portoghese Rui Patricio, fin qua titolare 34 volte su 35 partite giocate dai giallorossi.

Sull'avversario di domani

Richiesto di una valutazione dai giornalisti presenti, il tecnico portoghese ha iniziato tessendo le lodi della formazione spagnola, attualmente quarta nella Liga. “Sono un’ottima squadra. Onestamente è difficile trovare i loro punti deboli, Alguacil è un bravissimo allenatore. Non è facile fargli gol, poi ci sono giocatori tecnicamente bravi. Essere quarti in Liga - ha aggiunto - dietro tre giganti è tanta roba. È una squadra con grandi qualità, non abbiamo avuto un sorteggio fortunato, ma quest'anno c'è tanta qualità in Europa League perciò è sempre difficile. So che loro ci guarderanno con lo stesso rispetto che avremo noi”.

Il tecnico ha poi parlato di Oyarzabal, uno dei giocatori più rappresentativi della formazione basca, con oltre 220 presenze all'attivo con i "Txuri-urdin". Nella conferenza stampa degli spagnoli, l'esterno offensivo basco aveva lanciato il guanto di sfida contro la Roma e Mourinho. “Devo dire che lui è molto bravo - ha dichiarato lo Special One - ma c’è più di lui. Anche dal punto di vista individuali ne hanno altri di alto livello. Poi è importante come giocano di squadra e difensivamente sono molto organizzati. Sono bravi a cambiare modulo in corsa, sono una bellissima squadra. Faccio tanti complimenti a loro, perché le tre squadre davanti hanno un potenziale economico che non è paragonabile alle altre, ma la Real Sociedad sta lì dall’inizio. Hanno incontrato lo United e vinto a casa loro, vincendo anche il girone. Posso solo fare loro i complimenti”.

Le condizioni della squadra in vista della partita

José Mourinho ha poi analizzato il momento di forma dei propri ragazzi. La prima domanda ricevuta dal tecnico portoghese riguardava Tammy Abraham, che dopo un momento complicato sta tornando in forma, anche se le prestazioni sono ancora lontane dal picco visto lo scorso anno. “C'è solo un Abraham che mi interessa vedere ed è quello che fa il giocatore di squadra. Lo stesso Abraham che era in panchina nell’ultima partita e festeggiava il gol con lacurva. Sembrava che avesse segnato lui". Mourinho ha parlato anche della difficoltà in zona gol dell'attaccante inglese. "Capisco che possa fare più gol, ma l’importante - ha detto l'allenatore giallorosso - è il contributo che dà alla squadra e i 15 minuti che ha giocato con la Juve ha fatto bene. Anche Belotti sta bene. Se non hanno giocato bene a Cremona è perché la squadra non ha giocato bene. Contro la Juve tutti e due hanno fatto un grande lavoro per la squadra. È una settimana unica nella sua vita per Abraham quella passata perché è nato suo figlio. Per me è sufficiente che i miei attaccanti lavorino bene per la squadra”.

Oltre ad Abraham, si è discusso anche di Dybala. “Se Paulo sta così bene - ha detto Mourinho - il merito è suo, dei suoi compagni e dello staff. Ha trovato un gruppo empatico e sente l’amore della tifoseria. Io lo aiuto solo dal punto di vista fisico. Si sente importante perché è importante per noi. Non è un Paulo rinato, ma rinnovato nelle motivazioni. Merita tutto questo affetto”.

Lo Special One, a domanda dei cronisti, ha anche analizzato come gestire l'intensità del lavoro per poter vincere tre partite in una sola settimana, come la sua Roma è chiamata a fare. “Dal punto di vista fisico - dice Mourinho - noi siamo in mani di grandissima qualità. Anche il mio modo di lavorare con Foti ha sempre un obiettivo a livello fisico e facciamo un grande lavoro. Il dna dei singoli giocatori non si può cambiare. C’è chi può giocare tutti i giorni come faceva Javier Zanetti e altri che invece soffrono di più. Dal punto di vista mentale dobbiamo essere capaci di giocare ogni partita con quella pressione buona di dover vincere la gara. Perché se non si vince poi gli obiettivi di squadra sono un problema. Lo scorso anno siamo arrivati sesti, quello primo ancora settimi. Sono condizioni che non aiutano, siamo a un punto dove finire sesto, settimo od ottavo che non ti permette di vivere con quella pressione che serve. Corpo e mente si abituano alla tranquillità di non subire quella pressione, ma noi siamo in evoluzione. Nel mio primo anno abbiamo perso due volte con Milan, Inter e Juve. Quest’anno abbiamo battuto Inter e Juve e pareggiato con il Milan. Penso che la squadra stia crescendo dal punto di vista mentale. La continuità nel vincere tre partite di fila alla settimana è dove invece ancora fatichiamo”.

Il tecnico ha anche scambiato una rapida battuta sulla questione squalifica in Serie A, in attesa del verdetto definitivo. “Non mi aspetto niente - ha detto il portoghese - e non parlo fino a che il processo non finisce. Quando finirà non avrò problema a rispondere a un paio di domande. Ora va rispettato il processo e aspettare tranquillo”.

Rui Patricio: "Difesa migliorata? Merito di tutti"

Insieme a José Mourinho, ha presenziato in conferenza stampa anche il portiere giallorosso Rui Patricio. "Mi aspetto una grande serata europea - ha dichiarato il numero 1 della Roma - Contiamo sull'aiuto e sostegno dei nostri tifosi, anzi colgo l'occasione per ringraziarli. Vedere lo stadio pieno e sentire l'appoggio della curva è per noi un grande orgoglio. Ci dà grandissime motivazioni giocare davanti a uno stadio pieno. Sono sicuro che domani potremo contare sul solito appoggio, sarà un orgoglio sentirlo ancora e speriamo che possano aiutarci già da domani, quando inizierà questo percorso importante. Possiamo raggiungere l'obiettivo finale".

L'estremo difensore giallorosso ha poi discusso del proprio rendimento, facendo particolare riferimento alle partite concluse a reti inviolate e dei miglioramenti compiuti dalla retroguardia romanista. "Questo è un lavoro che viene da lontano - dice Rui Patricio - dobbiamo sempre migliorare, fare il massimo come squadra e come individualità. Stiamo prendendo meno gol, è frutto del lavoro della squadra, dobbiamo continuare a crescere perché ci sono tanti obiettivi da conquistare". Il portiere non si è limitato a questo però, ma ha discusso anche delle critiche arrivategli: "Per me quello che conta è lavorare al massimo, dare il meglio di me. Quest'anno abbiamo già ottenuto diversi clean sheet - Il portiere ha infatti ottenuto 13 reti inviolate, di cui 7 nel 2023 e tra quste ben 5 in casa - quello che conta è vincere le partite, se prendi gol e non vinci non è quello l'obiettivo. Dobbiamo impegnarci al massimo, le critiche fanno parte del lavoro, ciò che è importante è che non ci distraggano". Si è parlato rapidamente anche di Smalling, vero leader dei difensori giallorossi, la cui permanenza però è in dubbio per il prossimo anno. "Smalling ha già dimostrato il giocatore che è, un pilastro - dichiara il portoghese - È importante per me e per la squadra. Il contratto? Non spetta a me parlarne, ma non posso che parlare bene di lui anche a livello umano, è un ragazzo che si merita tutto il bene possibile".