Venerdì 19 Aprile 2024

Roma, Joya vera per sognare

Giuseppe Tassi

Dybala come Maradona. Non è un paragone tecnico, difficile da sostenere per chiunque, quando c’è il Pibe de oro di mezzo. Mi riferisco all’accoglienza trionfale tributata dal pubblico romanista a La Joya. Una festa di popolo da quarantamila persone, un happening che ricorda da vicino la messianica attesa dei napoletani per Maradona, strappato al Barca per costruire il miracolo scudetto.

Molti trovano esagerate le manifestazioni di giubilo per un campione scartato dalla Juve e ancora alla ricerca di una dimensione da vero ‘crac’ del calcio. Ma troppi dimenticano che la Roma ha appena riscoperto la gioa di vincere sotto le insegne di Mourinho. La Conference League sarà pure una coppetta ma la parata per le vie di Roma di Mou e dei suoi cavalieri ha offerto il termometro di un entusiasmo giallorosso che monta, di un’ambizione felicemente ritrovata.

E poi I tifosi hanno in testa un paragone che mette I brividi; quello fra Dybala e Batistuta. Il ciclonico Omar regalò alla Roma l’ultimo scudetto. Era la squadra pilotata con sicurezza da un altro grande della panchina Capello, ribattezzato Fabio Massimo dai tifosi cspitolini nel lontano 2001. E oggi Dybala, un altro argentino. Con il piede fatato , arriva sui colli eterni per rinnovare il grande sogno sotto la guida di capitan Mou. Difficile sfuggire alla suggestione e più facile capire il delirio per l’arrivo de La Joya.