Mercoledì 24 Aprile 2024

Rivincita Rahm, l’Italia scopre Migliozzi

Golf: lo spagnolo vince lo Us Open dopo il Covid. Guido chiude al quarto posto il torneo d’esordio nei major. Si rivede Dodo Molinari

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di Andrea Ronchi

Jon Rahm si è ripreso, con gli interessi, quanto il destino gli aveva tolto qualche settimana fa quando, leader al Memorial, venne fermato per positività al Covid. Lo spagnolo ha vinto il 121° U.S. Open giocato in California sul percorso di Torrey Pines. Partiva con i favori del pronostico ma, specie nel golf, riuscire a rispettarli non è scontato. Ha gestito la pressione rimanendo nelle posizioni di vertice per i primi tre giri.

Quindi ha attaccato nelle ultime 18 buche realizzando il miglior parziale di giornata, impreziosito dai due birdie alle buche finali, e ponendo l’asticella a quota -6. Crocevia del torneo la penultima buca, dove il leader Oosthuizen ha perso il colpo risultato decisivo. Il sudafricano ha concluso al secondo posto a -5. Dagli Stati Uniti ottime le notizie sul fronte azzurro. Guido Migliozzi è entrato di diritto tra i grandi concludendo al quarto posto il torneo d’esordio nei major.

Questo risultato permetterà al vicentino di prendere parte al prossimo U.S. Open e al Masters. Buona la prova dei fratelli Molinari. Francesco ha sfiorato il top ten chiudendo al 13° posto mentre Edoardo, che mancava da un torneo dello Slam dal 2015, ha terminato 35°. Male invece i più attesi. Rory McIlroy e Bryson DeChambeau, campione in carica, erano in piena corsa per il titolo sino a nove buche dal termine. Il nordirlandese ha abbandonato le velleità di vittoria alle buche 11 e 12 (parziale di +3) mentre il bombardiere americano, una volta al comando, ha fatto ancora peggio con lo score di +8 nelle ultime 9 buche.

Buche di rientro letali anche per Justin Thomas e Dustin Johnson che si è visto superare da Rahm nel ranking mondiale dopo 43 settimane di dominio. Rahm ha dedicato la vittoria del primo major alla propria moglie Kelley e al neonato figlio Kepa ma anche ai genitori, nel giorno della festa del papà in USA. "Credo molto nel karma – ha detto il campione di Barrika – ed ero sicuro che dopo quanto accaduto al The Memorial Tournament sarebbero arrivate grandi cose. È una vittoria fantastica, tra le più incredibili della mia carriera". All’età di 26 anni, 7 mesi e 10 giorni è entrato nella storia come primo spagnolo a vincere lo U.S. Open.