Mercoledì 24 Aprile 2024

Ritrovarsi a Roma: Sinner, derby con Fognini

Jannik dimentica Madrid e piega lo spagnolo Martinez: oggi sfida Fabio. Esordio ok per Djokovic, la bandiera russa per Karatsev non c’è

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di Paolo Grilli

La terra di Roma è rosso speranza. Jannik Sinner dimentica la brusca uscita di scena di Madrid e all’esordio agli Internazionali piega lo spagnolo Pedro Martinez, n.40 , col punteggio di 6-4, 6-3. L’altoatesino 20enne n. 13 al mondo sperimenta, varia molto, ma il servizio solidissimo e una velocità di palla superiore gli consentono di non sbandare mai. Anche a fine primo set, quando risponde con un break a quello inaspettato dell’iberico per chiudere la partita. Oggi alle 19 Jannik trova Fabio Fognini, che ha avuto la meglio su un Thiem ancora in rodaggio dopo il lungo stop. Saranno brividi sul centrale anche se è solo secondo turno. I due azzurri, 14 anni di età di differenza, non si sono mai incontrati nell’Atp.

Ormai abituato, per essere il numero uno al mondo e per le proprie convinzioni in ambito sanitario, a trascinarsi sul campo questioni globali, Novak Djokovic ieri ha avuto un esordio tutt’altro che banale al Foro Italico. Di fronte aveva il russo Aslan Karatsev da Valadikavcaz (Ossezia), non uno qualunque perché il numero 35 del mondo. Ma per le note vicende belliche, le bandiere russe non sono mai comparse accanto al suo nome prima, durante e dopo il match.

Una sorta di ’sordina’ a livello mediatico nei confronti dei giocatori russi, quella applicata dall’Atp proprietaria del circuito tennistico, dopo che il Coni aveva espresso il suo parere non vincolante dicendosi contrario alla partecipazione agli Internazionali degli atleti connazionali di Putin. Allo stesso modo, ha avuto ieri la minore risonanza possibile il debutto nel torneo Atp 1000 romano di Andrej Rublev, numero otto al mondo che ha battutto proprio Djokovic nella finale nella sua Belgrado un paio di settimane fa. E il rosso di Mosca è poi uscito di scena subito, sconfitto a sorpresa dal serbo Krajinovic 2-6, 4-6.

Nessuna bandiera russa ha poi sventolato sul centrale, ma due della Serbia. Per la cronaca, Djokovic si è imposto per 6-3, 6-2 rispolverando in buona parte quel talento che ultimamente ha trovato solo a tratti. A Roma ha già vinto cinque volte, data anche l’assenza di Alcaraz che lo ha battuto a Madrid ha tutto per puntare al sesto trionfo.

Fuori un buon Luca Nardi, 19 anni, ad opera del numero 9 del seeding, il britannico Cameron Norrie, col punteggio di 4-6, 4-6, ieri è uscito di scena già al primo turno il polacco Hubert Hurkacz, sconfitto 6-7(8), 6-7(2) dal sempre temibile belga David Goffin ora in cerca nuovamente di un posto al sole, che sia Top 10 o meno. Oggi sul centrale tocca a Rafa Nadal, al debutto al secondo turno contro il gigante Usa John Isner.

Lo spagnolo è campione uscente e ha vinto a Roma dieci volte. Alcaraz lo porà reincontrare solo a Parigi, qui si profila una semifinale contro Djokovic come forse l’unico ostacolo verso il trionfo numero undici.

Tutte fuori dal torneo le azzurre, con Lucia Bronzetti e Jasmine Paolini. Eliminata anche la big Raducanu, vittima di un infortunio.