Lunedì 22 Aprile 2024

Ringhio poco: Gattuso si piega a Mendes

Clamorosa rottura con la Fiorentina che dice "no" agli acquisti di giocatori rappresentati dall’agente del tecnico: tifosi delusissimi

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di Giampaolo Marchini

Prima c’era il patto della bistecca; ritrovarsi a cena per compattare squadra e ambiente prima di un sfida o traguardo importante. Ora spunta quello di riservatezza, siglato dai protagonisti, che mette una pietra tombale sulla verità vera di come sono andate le cose. Ma soprattutto sui motivi che hanno portato alla incredibile rottura tra la Fiorentina e il super procoratore Mendes e subito dopo con Gattuso suo assistito e neo tecnico viola. L’unica certezza è che ieri mattina un asettico comunicato stampa del club gigliato chiudeva anzi tempo il rapporto tra Ringhio e la società di Commisso. Ora spazio alla ricostruzione, alimentata da voci più o meno autorevoli e protagoniste.

La ricostruzione. La Fiorentina, dopo una infatuazione iniziale, ha cominciato a fare i ’conti della serva’, accorgendosi che per arrivare agli obiettivi – condivisi – di mercato ci sarebbe stato un esborso, si dice, di circa 40 milioni per prendere i giocatori indicati da Gattuso e rappresentati da Mendes in termini di commissioni. Cinque giocatori, a iniziare da Sergio Oliveira il cui closing era stato portato avanti con una dilazione sospetta: dei tempi non dei pagamenti. Operazione, la prima, da chiudere entro domenica, altrimenti – secondo quanto è stato riferito – il prezzo non sarebbe stato più quello. Da qui l’irrigidimento della Fiorentina e il confronto acceso avvenuto tra la dirigenza e il manager portoghese che avrebbe anche avuto un epilogo sgradevole con insulti e parole grosse rivolte a un esponente della famiglia Commisso. Un incontro che avrebbe dovuto avere ben altro epilogo, ma che invece ha sancito la rottura totale con Mendes e tutti i suoi assistiti. Informato subito, Commisso ha chiesto ai suoi di interrompere qualunque tipo di trattativa, ribadendo però la volontà di mettere a disposizione di un Gattuso già titubante alternative di pari livello e garantire una squadra di valore. L’allenatore non avrebbe gradito questa retromarcia sui giocatori da lui indicati (rappresentati ovviamente da Mendes), tanto da non voler più proseguire il rapporto con la Fiorentina, ancora da ratificare, ma già nero su bianco. Una notte – quella tra mercoledì e giovedì – per capire eventuali margini per ricomporre la frattura, passata invano. Ieri mattina in divorzio ufficiale. Nessun contatto diretto tra Commisso e Gattuso. Nessun tentativo di mediazione da parte del presidente viola, deluso e arrabbiato per quanto accaduto.

La Fiorentina, probabilmente, avrebbe anche continuato con Gattuso in panchina se solo l’allenatore avesse assecondato la linea viola. In fondo, lo scontro aveva coinvolto direttamente Mendes e non Gattuso in prima persona. Ma il tecnico ex Napoli non ha preso in considerazione altre opzioni se non quella di strappare l’accordo e i dirigenti viola lo hanno accontentato ben volentieri. Se Gattuso avesse ricusato il suo agente sarebbe stata oggettivamente una sorpresa. Una sorpresa è stata, invece, il rapido corteggiamento del Tottenham, probabile destinazione futura di Rino.

I dirigenti si sono gettati subito alla ricerca del sostituto: Fonseca lasciato libero dal Tottenham e Garcia, ex Lione. Ma nelle ultime ore serrato il corteggiamento nei confronti di Vincenzo Italiano, autore di una eroica salvezza con lo Spezia.