Martedì 23 Aprile 2024

Rigori, rossi e Var: Juve speranza Champions

Calvarese decisivo con errori da una parte e dall’altra: Inter ko 3-2, CR7 e doppio Cuadrado tengono Pirlo in corsa per il quarto posto

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di Mattia Todisco

La notizia è che la Juventus è di nuovo in zona Champions. Deve aspettare i risultati di oggi per sapere se l’accesso alle prime quattro posizioni è momentaneo oppure se a 90’ dalla fine è di nuovo dove le serve stare per disputare la massima competizione europea. La vittoria sull’Inter non era scontata e i nerazzurri ce l’hanno messa tutta per far sì che la storica rivale fallisse l’obiettivo. Più della prestazione dei giocatori in campo, però, ha fatto e farà rumore quella di Calvarese e del Var Irrati. Una designazione che vedeva per la prima volta il fischietto di Teramo alla direzione del derby d’Italia. Si aggiungerà ai tanti che non hanno superato la prova indenne da critiche. Troppe le circostanze in cui le decisioni non hanno convinto: due rigori decisi con l’on-field review, un rosso a Bentancur per un secondo giallo discutibilissimo, un terzo penalty concesso nel finale alla Juventus dopo un contrasto Perisic-Cuadrado in cui è il colombiano a cercare il croato e non viceversa.

"Non mi è piaciuto l’arbitraggio, ha dato a noi ammonizioni per falli normali mentre a loro no – dice Pirlo -. Non voglio elencare gli episodi ma la gara è stata condizionata da un’espulsione rivedibile e poi è venuto il resto". Un classico Juve-Inter, insomma. Senza pasillo come fatto dalla Sampdoria, ma con i complimenti nel tunnel da parte dei giocatori bianconeri. Lo racconta Chiellini nel post-gara, sottolineando meriti e demeriti della squadra durante l’annata. "Se siamo lì a lottare è perché qualcosa abbiamo fatto, ma non siamo mai riusciti a vincere più di tre partite di fila. Gli episodi arbitrali? Non posso dire quello che penso...", è l’analisi del capitano bianconero. Resta, come detto, il dato di fatto del successo fondamentale per restare in corsa. "Dovevamo vincere e l’abbiamo fatto – dice Pirlo a fine partita ai microfoni di Sky -. Avessimo avuto la stessa voglia di lottare su ogni palla come nelle ultime partite, oggi parleremmo di qualcos’altro. Dopo nove scudetti è normale che si fosse un po’ spenta la fiammella, ma vincere il decimo di fila sarebbe stato importante. Non è accaduto per colpa mia e di tutti. Ronaldo? Per una volta era contento di uscire perché eravamo in dieci e avrebbe dovuto correre a vuoto per il resto della partita". Ora la finale di Coppa Italia di mercoledì. "Non ho avuto ancora tempo per pensarci – dice ancora il tecnico -. La cosa principale ora è recuperare le forze".