Mercoledì 24 Aprile 2024

Real Madrid-Juventus, rigore fantasma. Furia Agnelli contro Collina

Bianconeri fantastici: vanno sul 3-0. Al 93esimo il fattaccio. Il presidente: "La sua vanità danneggia i club italiani. Serve il Var". Buffon espulso: "Arbitro cinico, ci ha distrutto" Sorteggi semifinali Champions 2018 in diretta dalle 12 Buffon: "Se l'arbitro non ha personalità stia in tribuna" Del Piero controcorrente. "Buffon? Fatico a capirlo" Sorteggi semifinali Champions 2018, dove vederli in diretta tv. Le regole Real Madrid-Juventus 1-3, rivivi la diretta testuale Champions League, tabellone e risultati in tempo reale

Juventus-Real Madrid, la rabbia di Buffon (Afp)

Juventus-Real Madrid, la rabbia di Buffon (Afp)

Madrid, 12 aprile 2018 - Dalla Grande Bellezza alla Grande Schifezza. Gli dei del calcio, che avevano già concesso una deroga impensabile alla Roma, si erano arresi a dover riscrivere anche il copione di Madrid, di fronte all’immensità di una Juventus capace di arrivare alle soglie del 93’ con il 3-0 in tasca. Poi arriva un’altra maledetta rovesciata. No, questa volta Ronaldo non c’entra nulla. Il gesto improvviso, incalcolabile è un fischio: stridulo, penetrante, da mani nelle orecchie.

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L’inglese Oliver fischia un rigore tanto incredibile quanto crudele che rovescia una partita già destinata alla storia. La Grande Schifezza, appunto, o la Grande Monnezza, per citare Buffon, un gigante fino a quel maledetto istante. "Era un'azione dubbia, molto dubbia al 93’ e tu al 93’ non puoi avere il cinismo di distruggere una squadra che fino a quel momento in campo aveva messo tutta se stessa: se lo fai, vuol dire che al posto del cuore hai un bidone dell’immondizia. Non se lo ha fatto per un suo vezzo o per mancanza di personalità, ma un essere umano non può decretare l’uscita di una squadra".

Del Piero controcorrente. "Buffon? Fatico a capirlo"

Pirlo: "Sul rigore mi sarei arrabbiato come Buffon"

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L A CRONACA / Real Madrid-Juventus 1-3, al 93' rigore e rosso a Buffon

Nei quasi novantatrè minuti del Bernabeu, aveva respinto ogni pallone, ma di fronte a quel furto, Gigi non riesce a trattenere le parole: gli sfuggono e finiscono addosso all’arbitro inglese che completa i suoi cinque minuti di follia col rosso al portierone. "In quel momento lì avrei potuto dirgli qualsiasi cosa – osserva il capitano bianconero –, ma tu devi avere la sensibilità di capire quel momento. Se non hai la sensibilità di capirlo, se non hai la personalità per calcare certi palcoscenici, devi startene in tribuna con la tua famiglia a guardare la partita e a mangiarti i pop-corn. Non puoi rovinare tutto perché non sei capace di stare a certi livelli. Siccome la pago io a 40 anni, spero avvenga allo stesso modo".

La rabbia lentamente, molto lentamente, perde consistenza. Gli occhi rosso-sangue lasciano spazio a un velo lucido che rasenta le lacrime. "Il Real nelle due gare ha meritato, vinceranno la Champions: è sempre stato un onore affrontarli", è la riflessione di Buffon. Se quella di ieri sera sarà stata la sua ultima in Champions, lo scopriremo. Non era la notte degli annunci. L’unico, semmai, Gigi lo riserva al Napoli: "Da domenica torneremo furiosi sul campionato".

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AGNELLI: "SERVE IL VAR" - In  Italia, a casa nostra, ci azzuffiamo su quel Var che ieri sera avrebbe fatto da avvocato difensore dei bianconeri, ribaltando la sentenza. E’ il presidente della Juventus Andrea Agnelli il primo a presentarsi davanti alle televisioni, quando la sentenza del Bernabeu è purtroppo già passata in giudicato. I toni sono pacatissimi, con l’eleganza che raramente si vede negli sconfitti. Ma i contenuti sono forti e vanno a colpire duro contro Pierluigi Collina. "Il designatore dell’Uefa va cambiato ogni tre o cinque anni, perchè con vanità va a colpire i club italiani per dimostrare una sua imparzialità". "Qualche riflessione sul designatore va fatta – continua il numero uno della Juventus –, addirittura si va a colpire in maniera scientifica le squadre italiane per dimostrare l’imparzialità". E a sostegno della sua tesi, Agnelli porta diverse prove: "Penso al rigore su Cuadrado all’andata, al Milan a Londra contro l’Arsenal, ai rigori negati alla Roma contro il Barcellona".

A tutta Var.Lo sfogo iniziale è una premessa all’unica soluzione contemplabile e possibile per il presidente bianconero: "E’ evidente che il processo di accelerazione del Var in Champions e in Europa League deve essere portato avanti e io ci proverò".

E ancora: "Abbiamo la tecnologia per evitare certi errori, a Madrid, a Torino come a Francoforte e in ogni stadio. La Uefa ha un problema tecnico che deve cercare di risolvere: ci sono arbitri di tutte le Federazioni e non in tutte le Federazioni il Var è stato introdotto. Ma bisogna istruire una fetta della classe arbitrale e portare le persone dietro lo schermo, visto che ci sono competenze specifiche. L’arbitro non ha saputo gestire la situazione. E’ un infortunio e ci sta, è un arbitro che è andato completamente in confusione, ha preso una decisione sbagliata".

Nell’immediato post-gara si era sparsa la voce che il massimo dirigente bianconero si fosse subito rivolto al delegato Uefa. "Queste sono leggende metropolitane, per cortesia si saluta l’arbitro prima e dopo la gara e questo la fa sempre Marotta. L’arbitro riguardando le immagini sarà la persona più triste – ha detto ancora Agnelli – sarà quello che andrà a casa più dispiaciuto di tutti perché gli arbitri non sono felici di sbagliare".

Filosofia Max. Allegri arriva davanti ai microfoni avendo avuto più tempo per sbollire. "Non mi va di giudicare la scelta dell’arbitro, sono molto dispiaciuto. I ragazzi all’andata avevano fatto bene per 60 minuti ma avevamo preso due gol, mentre oggi non abbiamo preso gol e poi è successo questo episodio finale: è successo il contrario di quello che è successo su Cuadrado a Torino". E qui il tecnico bianconero rivela un brutto presagio: "Io immaginavo che quell’episodio avrebbe cambiato la qualificazione. Dispiace perché la squadra meritava di andare almeno ai supplementari", ha aggiunto Allegri protagonista in quei minuti concitatissimi di un diverbio con Sergio Ramos, squalificato e a bordo campo. "Diceva che era rigore e gli ho detto che anche all’andata c’era rigore, ma l’arbitro a Torino ha fatto 4 fischi appena Cuadrado è caduto. Lui ha capito, ma ha fatto finta di niente". L’ultimo pensiero lo affida a un tweet, come da abitudine. "Se c’è un sentimento che prevale, questo è l’orgoglio. I ragazzi son stati meravigliosi e commoventi: da qui si riparte. A testa alta, anzi, altissima".

Real Madrid-Juventus 1-3, rivivi la diretta testuale

Champions League, tabellone e risultati 

Tabellino

REAL MADRID (4-3-1-2): Keylor Navas; Carvajal, Varane, Vallejo, Marcelo; Modric (30'st Kovacic), Casemiro (1'st Lucas Vazquez), Kroos; Isco; Ronaldo, Bale (1'st Asensio). In panchina: Casilla, Benzema, Hernandez, Llorente Allenatore: Zidane 

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; De Sciglio sv (17'pt Lichtsteiner), Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Higuain (51'st Szczesny), Mandzukic. In panchina: Szczesny, Cuadrado, Marchisio, Asamoah, Rugani, Sturaro Allenatore: Allegri. 

ARBITRO: Oliver (Inghilterra) 

RETI: 2'pt, 37'pt Mandzukic; 16'st Matuidi, 52'st Ronaldo (rigore)

NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni.

Espulso al 48'st Buffon per proteste. Ammoniti: Pjanic, Carvajal, Mandzukic, Lichtsteiner, Alex Sandro, Douglas Costa, Marcelo, Benatia, Ronaldo. Angoli: 6-3 per il Real Madrid. Recupero: 2'; 3'+6'.