Giovedì 18 Aprile 2024

Rafa a caccia dello Slam numero 21 "Non credevo di arrivare fin qui"

Lo spagnolo ha pianto per l’emozione, dopo il Covid e i problemi al polso ha rischiato di smettere

Non sarà una vendetta. Ma una soddisfazione più grande della sua stessa grandezza tennistica sì. Rafa ha la possibilità di staccare Roger e Nole, gli ‘AmiciNemici’ di una vita, nella classifica degli Slam vinti: 21 contro 20 dei rivali. Opportunità che sino a qualche mese fa sembrava opzione possibile per il solo Djokovic, che a Flushing Meadows ha visto sfuggire il traguardo che ora accarezza Rafa e l’immortalità di un incredibile Grande Slam.

Proprio Nole fu l’ultimo assaggio di Slam per Nadal. Un assaggio amaro, perché accadde al Roland Garros – una seconda casa per lo spagnolo (nella foto) – in semifinale con The Djoker capace di abbattere Rafa. Fu, quella partita, l’ultima in uno Slam prima di questa finale (domani alle 9,30) con Daniil Medvedev (vittoria in 4 set contro Tsitsipas: 7-6, 4-6, 6-4, 6-1), il tennista più forte della Beat Generation della racchetta che da anni prova a spodestare i Tre Vampiri, Rafa, Nole e Roger. E proprio per questo sarà una finale straordinaria: uno dei tre Re contro il primo degli ‘usurpatori’.

Ha pianto, Rafa, dopo aver battuto Matteo Berrettini. Altro sintomo della grandezza dell’azzurro. Ha pianto con la testa affondata nella borsa per fanciullesco pudore. E gli saranno passati davanti i lunghi mesi di incertezza, di dubbi atroci. "Tornerò a giocare? Tornerò quello di prima?" è stato il quesito che lo ha tormentato e consumato, ma anche spinto a superarsi. La sindrome di Muller Weiss che gli consuma gradualmente il metatarso, lo aveva fermato. Un trattamento forse troppo invasivo lo scorso agosto gli aveva anche fatto temere il ritiro: "Devo capire se potrò riprendere a giocare", disse. Adesso dovrebbe averlo capito. Per non farsi mancare nulla, a dicembre si è preso il Covid con sintomi non banali nell’esibizione strapagata ad Abu Dhabi.

Poi è volato a Melbourne per giocare e vincere un ‘250’. Un indizio di quanto sarebbe poi accaduto. Dice Rafa: "Non pensavo di poter arrivare in finale. Se penso che tempo fa riuscivo ad allenarmi anche solo per pochi minuti... Sono strafelice di potermi giocare questa chance. Non voglio dire di averla meritata, perché molti di noi meritano, ma di sicuro ho lavorato durissimo per arrivare qui".

Paolo Franci