Giovedì 25 Aprile 2024

Rabbia Milan: gol tolto a Messias e ko al 96’

Clamorosa svista dell’arbitro sull’1-1: non dà il vantaggio e cancella la rete. Gyasi all’ultimo secondo fa felice lo Spezia e l’Inter

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di Ilaria Checchi

Doveva essere la serata del sorpasso ai danni dei cugini in vetta alla classifica e invece il match contro lo Spezia è stata una Caporetto: il Diavolo crolla a San Siro contro la squadra di Thiago Motta più volitiva e capace di mettere a frutto le poche occasioni avute per portarsi a casa tre punti d’oro. Per l’ex eroe del Triplete arriva un altro colpaccio, dunque, dopo aver vinto sui campi di Napoli e di Genova, proprio quando la dirigenza lo aveva messo in dubbio.

In casa Milan l’amarezza e la frustrazione portano un nome e un cognome, ovvero quello di Marco Serra, il fischietto di Torino che, di fatto, ha condizionato totalmente il corso del match al 92’, quando ha annullato il gol del possibile 2-1 di Messias, non concedendo il vantaggio ai rossoneri dopo il fallo di Bastoni su Rebic. Un episodio clamoroso a cui ha fatto seguito, oltre al palese disagio dell’arbitro (la cui direzione è stata piuttosto discutibile in generale), il colpo del ko rossonero firmato da Gyasi all’ultimo secondo su assist di Kovalenko.

"Ho provato a calmare i giocatori ma non ci sono riuscito. Sappiamo di aver subìto un torto: le responsabilità sono nostre per i due gol subiti ma vanno divise con la direzione arbitrale che ha sbagliato e si è scusata per questo. il danno deve darci però la determinazione giusta per reagire" le parole di un Pioli decisamente arrabbiato.

Poco vale, ormai, la grande prova di Leao, capace di procurarsi il calcio di rigore, poi fallito da capitan Theo Hernandez, e di trovare il momentaneo vantaggio con un pallonetto di precisione nella serata che ha regalato la presenza numero 150 di Zlatan Ibrahimovic, rimasto ancora a secco sotto porta a San Siro prolungando un digiuno che dura ormai da 4 mesi. Al cospetto di un risultato così palesemente inficiato da Serra, è però importante dividere le colpe della sconfitta anche con la totale assenza di cinismo da parte del Milan: un vero e proprio assalto alla porta di uno straordinario Provedel ha caratterizzato un primo tempo dove però l’enorme mole di occasioni create non ha trovato i corrispettivi frutti.

"I nostri errori costano caro, non è possibile fare un solo gol dopo tutte le chances avute, così come paghiamo due gol eccessivi per quello che abbiamo concesso" la chiosa di Pioli. Non solo un Leao in stato di grazia, ma lo stesso svedese ha tentato la conclusione in più di un’occasione, così come Saelemaekers, uno dei più propositivi e, forse ingiustamente, sostituito per lasciare spazio a Messias. E proprio nelle sostituzioni fatte da Pioli va rintracciata un’altra causa della debàcle: mentre Motta inserisce Agudelo per Manaj, capace di disorientare la già poco lucida coppia centrale Kalulu-Gabbia e di riportare la bilancia in parità, il tecnico emiliano, oltre a privarsi del belga, si affida a Giroud riproponendolo in coppia con Ibra, ma l’ingresso del francese non sortisce gli effetti sperati. Una serata maledetta dove a sorridere è l’Inter che ringrazia sentitamente una delle sue ex glorie.