di Ilaria Checchi Doveva essere la serata del sorpasso ai danni dei cugini in vetta alla classifica e invece il match contro lo Spezia è stata una Caporetto: il Diavolo crolla a San Siro contro la squadra di Thiago Motta più volitiva e capace di mettere a frutto le poche occasioni avute per portarsi a casa tre punti d’oro. Per l’ex eroe del Triplete arriva un altro colpaccio, dunque, dopo aver vinto sui campi di Napoli e di Genova, proprio quando la dirigenza lo aveva messo in dubbio. In casa Milan l’amarezza e la frustrazione portano un nome e un cognome, ovvero quello di Marco Serra, il fischietto di Torino che, di fatto, ha condizionato totalmente il corso del match al 92’, quando ha annullato il gol del possibile 2-1 di Messias, non concedendo il vantaggio ai rossoneri dopo il fallo di Bastoni su Rebic. Un episodio clamoroso a cui ha fatto seguito, oltre al palese disagio dell’arbitro (la cui direzione è stata piuttosto discutibile in generale), il colpo del ko rossonero firmato da Gyasi all’ultimo secondo su assist di Kovalenko. "Ho provato a calmare i giocatori ma non ci sono riuscito. Sappiamo di aver subìto un torto: le responsabilità sono nostre per i due gol subiti ma vanno divise con la direzione arbitrale che ha sbagliato e si è scusata per questo. il danno deve darci però la determinazione giusta per reagire" le parole di un Pioli decisamente arrabbiato. Poco vale, ormai, la grande prova di Leao, capace di procurarsi il calcio di rigore, poi fallito da capitan Theo Hernandez, e di trovare il momentaneo vantaggio con un pallonetto di precisione nella serata che ha regalato la presenza numero 150 di Zlatan Ibrahimovic, rimasto ancora a secco sotto porta a San Siro prolungando un digiuno che dura ormai da 4 ...
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