Martedì 23 Aprile 2024

Questa serie A non è da top ten

Paolo Grilli

L’ultima mazzata al nostro morale pallonaro alquanto traballante ci arriva dal Cies, l’osservatorio europeo sul calcio: nessuno dei dieci giocatori che valgono di più al mondo ci onora della sua presenza in serie A. Per la cronaca, è Kylian Mbappé a guidare la speciale classifica degli atleti d’oro: il Psg lo ha blindato con un rinnovo regale, chi lo vorrà in futuro dovrà sborsare 205,6 milioni. Seguono Vinicius Junior del Real (185,3) e Erving Haaland appena approdato al City (152,6). Noi ci dobbiamo consolare con Lautaro, 11esimo del lotto dei migliori con un valore che un apposito algoritmo ha fissato in 106,7 milioni. E c’è poi Barella, 18esimo in virtù dei 94,9 milioni di valutazione.

Siamo fuori dal radar del calciomercato di vertice. Ora pure il computer lo certifica. E se sul campo arranca il valore, difficilmente i risultati in Europa non continueranno ad andare di pari passo. Diciamolo pure: siamo pronti a riabbracciare Pogba e Lukaku come fuoriclasse di ritorno, ma in Premier non se la sono passata affatto bene nell’ultima stagione. Matic è un giocatore solidissimo e affidabile, quel che serve alla Roma, ma non si è evitato dieci panchine nell’ultimo campionato allo United.

E allora, perché non fare la rivoluzione invece di affannarci all’inseguimento di big irraggiungibili? Mettiamo risorse sui settori giovanili. E’ l’investimento che più ripaga. Ma serve tanta pazienza. Più facile spendere e spandere per presunti campioni.