Quale marketing Primum vincere

Italo Cucci

Finisce Juventus-Villarreal, registro le tre ispaniche pappine e subito sono aggredito da voci e immagini che esprimono stupore e sdegno e scandalo. Ho di nuovo la sensazione di condividere la mia notte di coppe con ragazzini e adolescenti (che non c’erano) e umarell che non ricordano le almeno dieci figuracce collezionate dalla Signora in giro per l’Europa per la Coppa dei Campioni poi Champions. E già che c’ero vi invito a una gita istruttiva che mette in discussione il fatidico motto - “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”- che Giampiero Boniperti ha tentato inutilmente di far diventare un mantra europeo. Nada de nada. E allora vi racconto la Via Crucis delle finali bianconere. Belgrado 1973, sconfitta dall’Ajax. Atene 1983, sconfitta dall’Amburgo. Monaco 1997, sconfitta dal Borussia Dortmund. Amsterdam 1998, sconfitta dal Real Madrid. Manchester 2003, sconfitta dal Milan. Berlino 2015, sconfitta dal Barcellona. Cardiff 2017, sconfitta dal Real Bis. Volendo - tanto per attenuare ulteriormente lo sgomento degli stupiti - aggiungo al volo che questa è la quarta uscita di scena juventina agli ottavi. Quesito: è giusto? Risposta: non fa una piega.

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