Mercoledì 24 Aprile 2024

Pranzo con Berrettini, nel menù la semifinale

Alle 12 contro Ruud per entrare nei 4 che si giocano tutto agli Internazionali. Sinner e Musetti fuori, ma la Nouvelle vague esalta l’Italia

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di Paolo Franci

Il timore era che ne potesse restare uno soltanto. E così è andata, purtroppo, alla fine di una giornata vissuta tra caldo atroce, speranza e illusione. Non ce l’hanno fatta ad agguantare i ’quarti’ i gemelli diversi Lorenzo Musetti e Jannik Sinner, eliminati da Dominik Koepfer e Grigor Dimitrov, pur in partite e situazioni decisamente differenti. Non ce l’ha fatta, pur dando battaglia, Stefano Travaglia che per la prima volta _ ma i tre precedenti erano a livello di Futures _ le prende con Matteo Berrettini, pur nell’appuntamento più importante della carriera.

Resta però la sensazione che una nouvelle vague del tennis italiano stia avanzando a ritmo spedito, perchè Musetti, Sinner e Giulio Zeppieri, altro diciottenne di gran talento e numero 345 del mondo, non solo rappresentano il futuro della racchetta, ma anche il presente. Il punto è che questa nouvelle vague sembra meno ‘italiana’ di quel che siamo abituati a vedere. Questi ragazzi non spaccano racchette come fossero grissini, gestiscono la pressione con aplomb artico, non ‘escono di testa’ dal match e trovano del tutto naturale gestire pressioni enormi rientrando un partita quando tutto sembra perduto. Caratterialmente _ non tanto Sinner che viene da zone più ‘fredde’ _ quanto Musetti, lo stesso Berrettini e Zeppieri sono molto più ‘svedesi’ in campo di quanto non sembrino italiani. Ci sono, poi, i peccati di gioventù. E ci mancherebbe. Per temprare testa e braccio servono anche quelli. E allora Sinner ti racconta che ancora non sa come gestire il ‘back’ in formato katana di Dimitrov e che sul piano fisico sta lavorando perchè se lo spostano molto, come ha fatto ieri il suo quotatissimo (n° 22 del mondo) avversario dal secondo set in poi, la "Condizione cala". Come avesse quarant’anni e non 19, Sinner ti spiega che non vuole crescere in fretta. Ricordando a tutti con garbo che a alla sua età c’è margine di crescita non solo sul piano tecnico, ma anche e soprattutto su quello fisico. Poi, certo, ha fatto errori, tanti, mai visti prima. S’è impennato alla grande ed è caduto rovinosamente, come quando ha sparato in rete uno smash facileda un metro dalla rete, con Dimitrov ormai fuori campo. Uno smash sul match point dell’avversario dopo averne annullati cinque e aver rimontato dal 25 al 45 al terzo set. Sinner ha perso 46, 64, 64. Musetti le ha prese in maniera più netta da Dominik Koepfer: 64 60. Solo un caso che il nostro abbia ceduto proprio contro la montagna meno difficile da scalare? Il tedesco è numero 97 del ranking e dopo aver buttato giù grandi nomi, è possibile che sia arrivato il peccato di gioventù e cioè che Lorenzo fosse incosciamente convinto di potersela giocare con tensione minore? E’ un’ipotesi e in ogni caso un sanissimo limite di gioventù, sebbene Musetti abbia dato l’idea, sul piano mentale, di essere un uomo maturo progioniero nel corpo di un ragazzino. Dunque, l’uomo dei quarti _ oggi alle 12 contro il norvegese Ruud _ per i nostri colori è Matteo Berrettini che l’anno scorso salutò agli ottavi contro Schwartzman (anche lui ai quarti). Berrettini ha vinto il derby con Travaglia, (76, 76) bravissimo nel tenere il match fino all’ultimo game, pur giocando il secondo ’tie’ non come l’intero match. Ai quarti anche Djokovic, Shapovalov e Nadal, che hanno eliminato Krajinovic, Humbert e Lajovic.