Positivi anche Kosir, Vezzali e Kruger

Cominciano a diventare molti i casi di Covid verso le Olimpiadi di Pechino che inizieranno venerdì prossimo. L’ultima defezione è di Valentina Vezzali, sottosegretaria allo sport: è risultata positiva, Palazzo Chigi ha chiesto agli organizzatori di sostituirla con l’ambasciatore a Pechino, Luca Ferrari. Altri stop riguardano la nazionale norvegese di fondo: anche Simen Hegstad Kruger, due volte oro olimpico, è risultato positivo al Covid-19 e salterà sicuramente la skiathlon di 30 chilometri dove avrebbe dovuto difendere il titolo, il 6 febbraio. Kruger, in ritiro sull’Alpe di Siusi con la nazionale, non potrà raggiungere Pechino prima dell’11 e dovrà produrre comunque quattro tamponi negativi nei cinque giorni precedenti la partenza.

Nella squadra norvegese anche il tecnico Arild Monson era risultato positivo, e due casi anche tra le donne con Heidi Weng e Anne Kjersti Kalva: entrambe finiranno la quarantena il 3 febbraio, alla vigilia della cerimonia d’apertura. A Pechino mancherà anche Andrew Parsons, presidente del Comitato paralimpico internazionale (Ipc), positivo come lo snowboarder sloveno Zan Kosir, che già si trovava all’interno del Villaggio Olimpico di Zhangjiakou a nord di Pechino per iniziare gli allenamenti di rifinitura.