Pogacar pigliatutto: bis in giallo sui Pirenei

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di Angelo Costa

In cima all’ultima montagna del Tour, arriva anche il presidente francese Macron per assistere alla meraviglia: Taddeo Pogacar che continua a vincere in maglia gialla. Stesso schema, stesso ordine d’arrivo: cotti a fuoco lento i compagni di podio Vingegaard e Carapaz, il bimbo sloveno li stende con la freschezza di uno che sembra appena partito. Già sigillato il successo finale, fra la tappa regina e quella del Tourmalet si prende anche la classifica degli scalatori: tanto per ribadire che razza di cannibale sia.

Fra Cannibali di epoche diverse non c’è paragone, ma la stesso strapotere sì: se valeva per Merckx, non si vede perché debba dar fastidio quando a sparecchiare il tavolo è un ragazzo che a soli 22 anni sta per concedere il bis in Francia e minaccia di farlo per molti anni ancora. Per i fenomeni di questo tipo non c’è via di mezzo: inutile chiedersi se vincono troppo o poco, loro vincono quando vogliono. Che Pogacar lo voglia sui Pirenei non sorprende: punto a esser bravo sempre, aveva detto. Così onora il suo primato e pure il pubblico, perché intorno a lui c’è l’attesa che accompagna solo i grandissimi: ai tempi di Pantani, la gente si incollava alla tv aspettando che, prima o poi, arrivasse l’affondo. E puntualmente arrivava.

"Mi sentivo bene: va così da inizio Tour, mi sto divertendo", dice Pogacar con l’immancabile sorriso, concedendosi anche una battuta sulla crono di domani ("Può sempre accadere di tutto, ma perdere sei minuti mi sembra difficile…") e lasciando il sospetto di non essersi spremuto troppo in questa doppietta di montagna aspettando i Giochi.

Nel Tour che non si nega nulla arriva anche la polizia. Una cinquantina di gendarmi si sono presentati nell’hotel della Bahrain, squadra del tricolore Colbrelli: perquisite stanze e pullman, test del capello per gli atleti, controllati i file di allenamento. E’ un blitz che rientra in un’inchiesta preliminare della procura di Marsiglia, che un anno fa controllò l’albergo della squadra di Quintana, vicenda della quale non si è più saputo nulla: aperta lo scorso 3 luglio, riguarderebbe un medicinale vietato per lo sport, introdotto in Francia senza prescrizione.

Ordine d’arrivo 18ª tappa Pau-Luz Ardiden: 1) Pogacar (Slo, Uae) km 130 in 3h 33’45’’ (media 36,407), 2) Vingegaard (Dan) a 2’’, 3) Carapaz (Ecu) st, 4) Mas (Spa) a 13’’24) Cattaneo a 3’45’’,

Classifica: 1) Pogacar (Slo, Uae) in 75h 00’02’’, 2) Vingegaard (Dan) a 5’45’’, 3) Carapaz (Ecu) a 5’51’’, 4) O’ Connor (Aus) a 8’18’’, 5) Kelderman (Ola) a 8’50’’ 12) Cattaneo a 23’36’’.