Mercoledì 24 Aprile 2024

Pioli sfida il tabù, contro Allegri mai una Joya

Il Milan punta su Ibrahimovic per regalare al suo tecnico la prima vittoria nel confronto diretto, Max spinge Dybala: "Ci darà molto"

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di Giulio Mola

Scambi di complimenti, abbondanti razioni di cavalleria, rispetto reciproco. La lunga vigilia di Milan-Juventus è filata via senza troppi sussulti, perché Stefano Pioli da una parte e Massimiliano Allegri dall’altra non amano polemiche e provocazioni pre-partita. "La Juventus è in gran forma e non ci basterà essere normali, servirà uno sforzo straordinario", avverte l’allenatore rossonero. "Pioli ha giovani forti che sanno come si vincono le partite", gli fa eco il tecnico bianconero. Che nelle precedenti 18 sfide incrociate mai si è inchinato al collega, e fa specie che per la quarta volta di fila il Milan affronti la storica rivale guardandola dall’alto in basso.

Insomma, di motivazioni ce ne ne sono in abbondanza per un match che potrebbe indirizzare la stagione delle due squadre. "Non è ancora la partita della svolta, ma certamente in palio ci sono punti pesanti", ammette Pioli, da qualche stagione l’uomo che risolve i problemi a Milanello (e che attende fiducioso rinforzi in difesa). Il clima è pur sempre quello delle grandi sfide, perché se dalla sponda rossonera c’è un treno scudetto cui restare attaccati, dall’altra la Juventus vuole stabilizzarsi nella zona Champions e portarsi a -4 dai rivali. Il fatto di giocare su un terreno di gioco usurato e davanti a pochi intimi (capienza massima di 5.000 persone, la Curva rossonera saluterà i propri beniamini all’ingresso del tunnel prima del match) non leva il fascino del match, evento planetario per centinaia di milioni di appassionati in 150 Paesi..

La settimana rossonera non è stata proprio leggerissima considerata la batosta contro lo Spezia (ma il tecnico milanista è tranquillo: "L’arbitro scenderà in campo sereno senza alcun tipo di condizionamento"), Pioli racconta di aver visto i giocatori "attenti e determinati. Riuscire a vincere sarebbe molto importante per la nostra classifica". Anche perché dopo la sosta ci sarà il derby. L’allenatore non fa calcoli, piuttosto preferisce affidarsi alle magie di Ibracadabra. Lo svedese non segna a San Siro da oltre quattro mesi ma la cosa non preoccupa: "Ha avuto le sue occasioni, non è riuscito a sfruttarle. Non avremo dieci palle gol a disposizione, ma ci saranno situazioni in cui potrà essere determinante".

Alle spalle di Zlatan ci sarà Leao nel solito 4-2-3-1, mentre la Juventus aspettando il mercato (ieri Vlahovic non convocato dalla Fiorentina, ma per Covid) davanti ha le due certezze, Morata e Dybala. "Paulo è sereno e ci darà molto", avverte Allegri, che invita tutti a volare basso sullo scudetto: "Non andiamo tanto in là, dobbiamo rimanere attaccati per arrivare a febbraio nella migliore classifica. Parlare di scudetto significa raccontare cose che non hanno senso".

Le formazioni: Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Romagnoli, Hernandez; Tonali, Krunic; Messias, Diaz, Leao; Ibrahimovic.

Juventus (4-4-2): Szczesny; De Sciglio, de Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado, McKennie, Locatelli, Rabiot; Dybala, Morata.

Arbitro: Di Bello di Brindisi.

Tv: Dazn, 20,45.