Martedì 23 Aprile 2024

Pioli, per gli ottavi serve un Diavolo on fire

Dopo la delusione di Torino e il rinnovo del tecnico, stasera c’è il Salisburgo: un pari basta per passare il turno di Champions

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di Ilaria Checchi

Se il Salisburgo si aspetta di rivedere il Milan di Torino, rimarrà deluso: questa è la premessa che riecheggia a Milanello in vista del match chiave di stasera, in un San Siro per l’ennesima volta sold out. Un punto basterà al Diavolo per strappare il pass per gli ottavi di Champions ma scendere in campo pensando di fare il minimo indispensabile sarebbe il più fatale degli errori: la batosta all’Olimpico Grande Torino è stata assimilata e ora il Milan deve dimostrare di aver imparato la lezione e l’atteggiamento messo in campo sarà l’ago che farà pendere la bilancia verso il successo o un clamoroso fallimento. "Non siamo una squadra capace di risparmiare energie o avere un atteggiamento di attesa. Siamo portati ad attaccare" la premessa del mentore rossonero che, dopo aver firmato un rinnovo contrattuale ritoccato al rialzo che lo legherà al club di via Aldo Rossi fino al 30 giugno 2025, è chiamato a ripagare la fiducia societaria firmando l’ingresso della squadra tra le prime 16 d’Europa: "È stato un rinnovo condiviso con i giocatori, senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Ho apprezzato molto la tempistica, è un segnale della nostra condivisione per cercare di fare insieme più grande il Milan" l’attestato di stima del tecnico emiliano, pronto ad attuare le dovute modifiche nell’undici titolare che affronterà gli austriaci rispetto alla debàcle piemontese. Ad accodarsi al pensiero pioliano c’è anche Sandro Tonali: "Dobbiamo evitare di pensare che possiamo anche pareggiare, siamo maturi per capire che è una gara soltanto da vincere. Questo è un percorso che meritiamo e la paura va lasciata da parte". Le parole chiave per ottenere la qualificazione saranno, dunque, attenzione, determinazione e lucidità nelle scelte: davanti a Tatarusanu tornerà a presidiare il centro della difesa Simon Kjaer, preferito a Gabbia per fare coppia con Tomori, mentre a centrocampo Bennacer è pronto a una maglia da titolare al posto di Pobega, così come il terminale offensivo tornerà ad essere Giroud, preferito a un Origi deludente contro i granata. I dubbi di formazione per Pioli sono due: sulla destra Ante Rebic è favorito su Messias, mentre in posizione di trequartista potrebbe averla vinta Rade Krunic, il classico terzo a godere tra i due "litiganti", ovvero Brahim Diaz e De Ketelaere. A sinistra, invece, confermata la linea veloce Theo-Leao, con il portoghese osservato speciale dopo la brutta prova di Torino che gli è costata la panchina anticipata: "Non ho avuto bisogno di dirgli nulla, l’ho visto sorridente e concentrato" il punto fermo messo dal tecnico.