Giovedì 18 Aprile 2024

Pioli e Milan sul sentiero dei destini incrociati

Il tecnico chiede strada al suo passato, contro la Fiorentina è una sfida decisiva per la volata tricolore. Ibra pronto a entrare

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di Ilaria Checchi

Accolto ieri da un Milanello euforico, con la presenza di tanti tifosi fuori dai cancelli, il Diavolo oggi pomeriggio ritroverà un San Siro sold out: al cospetto dalla capolista arriva la Fiorentina di Italiano, affamata di riscatto dopo due sconfitte consecutive e pronta a far penare la truppa di Pioli, finalmente quasi al completo dopo mesi di infermeria affollata. Eccezion fatta per il lungodegente Kjaer, infatti, mancheranno soltanto Florenzi e Maldini, con Bennacer pienamente recuperato e pronto ad affiancare Tonali in mezzo al campo.

L’unico dubbio riguardante la formazione titolare per la sfida alla Viola riguarda chi giocherà sulla trequarti, con Franck Kessié in vantaggio rispetto a Brahim Diaz, nonostante i buoni segnali di ripresa mostrati dallo spagnolo nelle ultime due prove con Genoa e Lazio. Stesso dicasi per Junior Messias, pronto a schierarsi in campo dal primo minuto a discapito di Saelemaekers, con cui è probabile una staffetta a gara in corso: un passaggio di testimone che avverrà anche tra Olivier Giroud e Zlatan Ibrahimovic, con lo svedese voglioso di tornare ad essere uno dei trascinatori nella volata finale di campionato.

Il rischio di pensare già al futuro, e all’arrivo di uno scudetto che ad oggi dipende solo dai risultati rossoneri, sussiste ma Stefano Pioli predica calma e concentrazione, ripetendo come un mantra di dover pensare unicamente alla prossima partita, step by step: solo così potranno arrivare i tre punti. Niente distrazioni ma un solo obiettivo in testa: superare una sfida, quella contro la Viola, che non si preannuncia semplice non solo per la voglia dei toscani di risalire per un posto in Europa, ma soprattutto per il calcio intenso e veloce che la squadra di Italiano sa mettere in campo.

Per il Milan però, come confermato dal tecnico emiliano, conta avere "cuore caldo e mente fredda" e la lucidità di ripartire dai due gol segnati alla Lazio, "dall’accelerazione di Leao alla scivolata di Giroud, dalla pressione di Rebic alla posizione di Ibrahimovic fino alla zampata di Tonali". Se tutti presenzieranno all’appello, allora, la capolista manterrà ancora una volta la vetta solitaria in una partita che non sarà certo come le altre per Pioli, grande ex di giornata dopo i suoi tanti trascorsi alla Fiorentina. Il destino è nelle mani del Milan e il tecnico parmense sembra profetico: "Non uso mai frasi come ‘andrà tutto bene’, le cose andranno come le faremo andare".