Pilato-Popovici, tutto il bello dei 17 anni

Benny imbattibile nella rana trascina Angiolini all’argento: il rumeno firma il nuovo record del mondo nei 100 stile con Miressi terzo

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di Gianmario Bonzi

Dal 20 giugno al 13 agosto 2022. Nemmeno due mesi per prendersi il mondo e l’Europa, in attesa dell’olimpo, magari già a Parigi 2024. Con tanto di dedica commovente a un mentore appena scomparso. Il tutto a soli 17 anni e trascinandosi dietro, esattamente come Martinenghi, una compagna di squadra che ha ben 10 primavere in più, atleta esplosa tardi ad alti livelli, ma esempio inestimabile per i giovani. Benedetta Pilato e Lisa Angiolini come Nicolò Martinenghi e Federico Poggio, oro e argento sui 100 rana femminili, specialità che mai era stata conquistata prima dalle nuotatrici azzurre. Pilato ormai ha digerito al meglio la gara olimpica, sa come gestire le forze tra prima e seconda vasca, tiene a bada inizialmente la lituana Meilutyte, poi bronzo, e vince agevolmente in 1’05"97, davanti a un’incredibile Angiolini, argento in 1’06’’34, sempre lì con le migliori e capace di timbrare un 1’06’’00 in batteria proprio perché trainata sempre da Benny, venerdì mattina. Una gioia dai contorni diversi: il titolo di Benedetta (settimo per l’Italia in corsia) era atteso e prevedibile, la medaglia di Angolini, che aveva smesso di nuotare per tre anni prima di riprendere e credere nuovamente in sé stessa, è un sogno di una notte di mezza estate. "Sono contenta per me, ma anche per Lisa che si merita questa medaglia - spiega Benedetta -. Dedico questo oro a Stefano Nurra scomparso pochi giorni fa (video analista italiano morto improvvisamente in Turchia, dove lavorava, a soli 54 anni: aiutava il tecnico della tarantina, Vito D’Onghia): mi manca tantissimo". Angiolini: "Un argento che rappresenta una rivincita per me e che mette alle spalle tante cose non andate per il verso giusto nella mia carriera. Voglio salutare i miei nonni: li amo tantissimo".

Il pubblico del Foro Italico, competente e appassionato, dedica poi una standing ovation al fenomenale 17enne rumeno David Popovici, che vince il titolo europeo (dopo quello iridato) sui 100 sl, nonostante la partenza difficile, ma un passaggio più veloce della semifinale ai 50m, per chiudere poi in 46’’86, record del mondo nella gara regina che cancella il tempo "gommato" (46’’91) nuotato dal brasiliano Cielo nel 2009. Finalmente! Bronzo per un buon Miressi, terzo in 47’’63 ("Va bene così dopo una stagione di alti e bassi").

Dal nuoto artistico arrivano intanto altre due medaglie (totale 47 a livello europeo!): l’oro scontato di Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero nel libero misto (dopo il titolo iridato) e il bronzo delle "gemelle liguri diverse" Linda Cerruti e Costanza Ferro nel duet free. Italia saldamente prima nel medagliere assoluto dopo tre giornate con 9 ori e 20 medaglie. Oggi altre chance pesanti dal sincro e nel nuoto con la 4x100sl uomini, e una Scalia già da record italiano in semifinale sui 50 dorso.