Perisic-Modric, la Croazia è la mina vagante

Batte la Scozia (che è eliminata) e passa assieme all’Inghilterra: sarà dalla parte del tabellone dell’Italia. Repubblica Ceca tra le migliori terze

Migration

di Mattia Todisco

Euro 2020 avrà probabilmente un ottavo di finale di grande nobiltà. Il successo per 1-0 sulla Repubblica Ceca regala all’Inghilterra la prima posizione nel gruppo D, per tabellone pescherà una tra Francia, Germania e Portogallo, a meno che l’Ungheria non compia una clamorosa impresa nell’ultima giornata dedicata alla fase a gironi. I cechi, già qualificati, provano a giocarsela a viso aperto in quel di Wembley. Non è mai una cattiva idea, se difensivamente hai delle armi per contrastare gli avversari. Southgate sembra però aver fatto i compiti a casa. A un Kane poco in palla affianca Sterling e il diciannovenne Sakha, frecce che trapassano le linee difensive nemiche fin dagli albori del confronto. Il palo contiene la prima conclusione di Sterling verso la porta, ma al secondo tentativo (inzuccata su cross di Grealish) Vaclik capitola. Il tema tattico a Wembley favorisce segnature multiple almeno fino a che l’Inghilterra non si rende conto di poter controllare le operazioni, cosa che avviene già a metà primo tempo. Dopo che Pickford ha scaldato i guantoni, gli inglesi abbassano il baricentro provando a correre meno rischi. Le annotazioni per il taccuino calano di conseguenza. I cechi vanno al risparmio, sapendo di essere comunque nelle migliori sedici dopo i risultati dei giorni precedenti. Esce dal campo anche Schick, è il segnale che si pensa già al turno successivo.

Bisogna solo capire se la Repubblica Ceca andrà avanti come seconda o terza e questo dipende da Croazia-Scozia e dalla differenza reti. Sull’altro campo sembra avere qualcosa in più la squadra di Dalic, rispetto a un avversario costretto a rinunciare a Gilmour, fermato dal Covid. Sorretta da un centrocampo tecnico ed esperto, spesso sbilanciata a sinistra dove impazza Perisic, la formazione vice-campione del mondo trova il vantaggio con Vlasic (su sponda aerea proprio dell’interista), concede poco ma paga un rinvio difensivo errato con l’improvviso 1-1 di fine primo tempo firmato da McGregor. Ai biancorossi, oltretutto, per la seconda piazza non basta il semplice successo a Hampden Park, che svolge il ruolo di fattore campo con soli 12mila presenti in uno stadio che ne contiene oltre 50mila. Serve un’affermazione con due gol di scarto oppure sperare che l’Inghilterra aumenti il bottino, con un punteggio di misura il destino è quello di entrare nelle quattro migliori terze. La partita è condotta per larghi tratti dai croati a livello di possesso e chances, anche se McGinn va a un passo dalla beffa non trovando la porta da pochi passi quando si è ancora in parità.

La differenza la fanno i campioni, nello specifico l’asse Modric-Perisic. Il centrocampista del Real Madrid pesca il compagno in verticale con un passaggio da urlo, che l’esterno spara addosso al portiere, ma quando si mette in proprio centra il sette con l’esterno destro e poco dopo batte il corner girato a rete di testa sempre da Perisic. Il numero 4 chiude con un gol e un assist zittendo definitivamente i presenti, prima di lasciare il posto a Rebic. Il 3-1 certifica che, in vista degli ottavi, a passare come secondi sono i biancorossi e non la Repubblica Ceca.