Per Ronaldo torna uno stadio pieno

Oggi debutto del Portogallo a Budapest senza limitazioni Covid. CR7: "Se resto alla Juve? Ora non conta"

BUDAPEST (Ungheria)

Nessuno come lui ha mai giocato cinque Europei, ma l’unico pensiero che Cristiano Ronaldo giura di avere in testa è vincere il secondo di fila. A ridosso del debutto contro l’Ungheria a Budapest non c’è spazio quindi per le preoccupazioni sul Covid, che ha privato il suo Portogallo campione in carica di un’arma importante come Joao Cancelo. E nemmeno per preoccuparsi del suo futuro. "Ho giocato massimi livelli per molti anni. Non mi influenza: se avessi 18, 19 anni forse non dormirei la notte. Ma ne ho 36 - ha tagliato corto -. Qualsiasi cosa succederà, sarà per il meglio. A prescindere se resterò alla Juve o andrò via. La cosa cruciale ora è l’Europeo. È il quinto ma è come se fosse il primo. Voglio essere concentrato e cominciare con il piede giusto: pensieri positivi, dal primo all’ultimo match". Parole che lasciano aperto ogni scenario, con United e Psg ipotesi di destinazione tutt’altro che remote per Ronaldo. "Più importante di tutto ora è vincere il secondo Europeo consecutivo - ha ribadito più di una volta -. La nostra squadra è giovane ma sono convinto che faremo un grande torneo". Intanto il portoghese è il pericolo pubblico numero uno per la nazionale magiara guidata da Marco Rossi, piemontese, compagno di squadra di Roberto Mancini negli anni ‘90 alla Sampdoria, e discepolo di Marcelo Bielsa. Per l’occasione lo stadio du Budapest potrebbe presentare un colpo d’occhio d’altri tempi: è l’unico stadio senza limitazioni per il Covid e oggi sono attesi 60 mila spettatori, anche questa è una svolta importante per questo europeo. L’Ungheria sarà sostenuta da 60mila tifosi, quanti non se ne vedono da 35 anni alla Puskas Arena, l’unico degli undici stadi aperti al 100%. Ma in un girone con Francia, Germania e Portogallo è difficile avere grandi ambizioni per una squadra priva dell’unica stella, Dominik Szoboszlai, che ha dato forfait un paio di settimane fa. "Non condivido l’opinione pessimistica dei tifosi ungheresi - è cauto il ct portoghese, Fernando Santos -. Penso che sia una delle squadre più forti della nazionale ungherese. Ha qualità, e anche organizzazione e passione". Nell’altra partita del girone di ferro, Francia-Germania, scoppia la “faida” interna che si e’ consumata negli ultimi giorni tra Olivier Giroud e Kylian Mbappe’, scoppiata durante l’ultima amichevole con la Bulgaria e venuta alla luce domenica, a 48 ore dal match inaugurale con la Germania a Monaco di Baviera. L’accusa pubblica del 34enne attaccante del Chelsea e’ molto semplice: durante la partita, vinta 3-0 dalla Francia, non avrebbe ricevuto la giusta assistenza nonostante fosse ben posizionato per essere servito.