Mercoledì 24 Aprile 2024

Pechino in allerta per Omicron verso i Giochi

Spostamenti bloccati tra la capitale e Tianjin. Dubbi sui test ad atleti

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I funzionari di Pechino sono in allerta a poche settimane dall’inizio delle Olimpiadi invernali a causa del primo focolaio locale con due casi accertati della variante Omicron in Cina segnalati nella vicina Tianjin e altri due contagi collegati e annunciati ieri ad Anyang, nell’Henan. Il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Pechino ha consigliato ai residenti della capitale di non visitare Tianjin e a quelli di quest’ultima di evitare di recarsi a Pechino, chiedendo ai pendolari tra le due città di lavorare da casa.

Il Centro ha anche ordinato alle persone arrivate a Pechino da Tianjin dal 23 dicembre di presentarsi alle comunità residenziali, ai datori di lavoro o agli hotel per il monitoraggio sanitario e i test Covid. Per quanti arrivati da aree ad alto rischio di Tianjin, invece, la disposizione è quella dell’autoisolamento a casa. Pechino e Tianjin sono strettamente collegate, distanti circa 150 chilometri e con 100.000 pendolari al giorno sulla tratta.

Intanto, il direttore sportivo competitivo del Dosb (Confederazione tedesca degli sport olimpici), Dirk Schimmelpfennig ha espresso comprensione per le preoccupazioni degli atleti e degli allenatori che temono la manipolazione attraverso falsi test Pcr al Covid ai Giochi.

L’agenzia anti-doping di Berlino (Nada) ha intimato inoltre agli atleti tedeschi che parteciperanno il mese prossimo alle Olimpiadi invernali di non mangiare carne cinese per il timore che possano risultare positivi ai test anti-doping. Nel mirino delle autorità sportive c’è in particolare il clenbuterol, uno steroide usato per ingrassare maiali e vitelli prima di macellarli.