Paura Milan tra contagio e bilancio in rosso

Duarte positivo, oggi l’esito dei nuovi tamponi ai compagni prima della sfida con il BodoGlimt. Prime indiscrezioni sui conti rossoneri

di Giulio Mola

"Stiamo preparando la gara come se fosse una finale. Ho detto ai ragazzi che queste deve essere la partita più importante della loro vita". Stefano Pioli sceglie parole forti per caricare il Milan alla vigilia del terzo match in otto giorni (e che precede la complicata trasferta di domenica a Crotone), quello contro i norvegesi del BodoGlimt che vale l’accesso ai playoff di Europa League. Un tour de force cui la squadra finora ha risposto nel migliore dei modi: i rossoneri stanno bene, "soprattutto mentalmente" precisa l’allenatore.

Stasera si torna a San Siro, di fronte un avversario “morbido“ solo sulla carta, ecco perché il tecnico ha messo tutti sugli attenti ribadendo gli stessi avvertimenti già esternati prima dell’impegno con gli irlandesi dello Shamrock Rovers a Dublino. Ma a impensierire società e squadra in una vigilia che poteva essere assolutamente tranquilla non solo le voci di un altro possibile pesantissimo “rosso“ in bilancio, ma un caso di positività al Covid, e riguarda Leo Duarte. Il difensore (entrato in campo lunedì sera al 72’ al posto di Kjaer nella prima gara di campionato contro il Bologna) è stato subito posto in quarantena (come Leao) mentre i test a cui gli altri giocatori sono stati sottoposti, come da protocollo, sono risultati negativi. Un parziale sospiro di sollievo per tutto lo spogliatoio, visto che i calciatori dovranno ripetere il tampone stasera prima del fischio d’inizio.

Un fastidioso contrattempo che però non sembra spaventare Pioli, il quale anche ieri ha voluto sottolineare la crescita del gruppo nel periodo sotto la sua gestione: "Sia il collettivo che i singoli sono cresciuti ed è una conseguenza del lavoro che stiamo facendo. Però non mi piace l’eventuale approccio al match di stasera, nel senso che abbiamo tutto da perdere: no, qui abbiamo tutto da guadagnare. Dobbiamo mettere sul campo ciò che proviamo in settimana con grande attenzione e determinazione visto che il Bodo ha giocato 20 partite vincendone 18. Hanno esterni molto veloci e sono bravi a ripartire, ma spesso lasciano molti spazi".

Non potevano mancare parole al miele nei confronti di Ibrahimovic, vero trascinatore dei rossoneri nelle prime gare ufficiali (tre gol in due partite): "Mi stupisce per la sua condizione – osserva Pioli –. Prima di Dublino ha avuto problemi e non ha alzato il suo minutaggio nelle amichevoli. Invece nelle gare ufficiali si è fatto trovare pronto".

E certamente le prestazioni e i gol del totem svedese non solo possono migliorare la qualità del gruppo, ma anche alzare l’asticella degli obiettivi, anche se Pioli preferisce non sbilanciarsi: "Dobbiamo migliorarci, siamo un gruppo giovane ma ambizioso". Ancor più esplicito l’ad Ivan Gazidis: "La mia ambizione è quella di riportare il club ai suoi livelli. E’ un’opportunità magica per me, ho passato gli ultimi 18 mesi a capire come rafforzare la squadra, come creare un nuovo Milan. Quel Milan che tutti amiamo e che conosciamo attraverso la storia del calcio".

E chissà che una bella mano non possa arrivare anche dal mercato: "Io ho fiducia nelle competenze dei dirigenti e del club. In questo momento abbiamo in difesa 3 giocatori fermi, Conti, Romagnoli e Musacchio. Alessio potrebbe tornare con i norvegesi, ma non è detto". Maldini e Massara lavorano alacremente per dare all’allenatore un centrale d’affidamento: il viola Milenkovic resta l’obiettivo principale (è derby coi nerazzurri) e si sussurra di una possibile offerta da circa 25 milioni che il Milan potrebbe presentare nelle prossime ore per anticipare l’Inter (Fofana e Nastasic possibili alternative). Con la Fiorentina si continuerà a parlare di Federico Chiesa (dopo il blitz milanese del papà Enrico mercoledì).