Giovedì 18 Aprile 2024

Parma e Reggio riaprono lo stadio al pubblico

Ok della Regione a mille tifosi domani. Dal governo invece il sì per gli Internazionali di tennis a Roma. In 13 mila per la F1 a Imola

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di Paolo Franci

I Mille di Parma e Reggio Emilia richiamano a un qualcosa di garibaldino. Se non altro perchè, ancora una volta, quel che il governo non ha deciso e poteva decidere, è rimbalzato sui tavoli delle Regioni. Sui quali, alla fine, è arrivato il primo atto di ‘liberazione’ del pallone. E qui il più rapido è stato (di nuovo) Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna che ha firmato un’ordinanza rompighiaccio per l’iceberg (in)decisionale del governo nella querelle stadi-spettatori. Entrino mille tifosi per vedere Sassuolo-Cagliari e ne entrino altrettanti per Parma-Napoli. Il tutto, nel rispetto di norme e protocolli stringenti. E non finisce qui. Bonaccini ha riaperto anche i cancelli anche per il Gp di Imola con 13.147 persone che potranno seguirlo dagli spalti a bordo pista.

Ancora una volta il più lesto e ragionevole è stato lui, il governatore dell’Emilia Romagna. Era accaduto anche per la incredibile querelle messa in scena dal governo sulla ripresa degli allenamenti, che il governo aveva consentito singolarmente solo agli sport individuali e non ai calciatori nei propri centri sportivi. Per dire: la Pellegrini poteva nuotare in vasca, Lukaku e Ronaldo, se volevano allenarsi, dovevano farlo da soli al parco e non negli impianti dei loro club. In quel caso, ai primi di maggio, fu proprio Bonaccini a rompere per primo fronte e indugi _ seguito a ruota dai suoi colleghi nel giro di pochi giorni _ riaprendo i centri sportivi di Spal, Sassuolo, Parma e Bologna. E di fatto, concedendo ai calciatori di allenarsi singolarmente nelle strutture dei club, certamente più controllate di un parco o di un’area verde cittadina. Ora, è prevedibile immaginare che, come accadde per la querelle allenamenti, altre Regioni seguiranno l’esempio del governatore emiliano, alimentando il caos di una vicenda ancora una volta gestita piuttosto male dall’Esecutivo. Tanto più che oggi a San Siro entraranno mille tifosi anche per l’amichevole dell’Inter con il Pisa.

Cosa farà il governo? Certo il contropiede di Bonaccini non è stato graditissimo, almeno nella tempistica, considerando che poche ore prima il ministro Spadafora aveva annunciato la riapertura del tennis al Foro Italico e di tutti gli eventi sportivi (‘non continuativi’ come il calcio) con il limite delle mille persone sugli spalti.

C’è da dire però, che politicamente il quadro non sarebbe poi così sgradito a Palazzo Chigi. Cioè, come accadde per gli allenamenti, le Regioni si assumano pure la responsabilità della riapertura e se succede qualcosa, certo non può essere colpa del governo Conte...

Prima che Bonaccini firmasse il ‘tana libera Mille’ e pochi istanti dopo l’ingresso in campo di Sinner, Berrettini e Travaglia, al Foro Italico era arrivata una decisione del ministro Spadafora che aveva avuto l’effetto di un tuono nel silenzio surreale ma abituale degli Internazionali Bnl. Da domani, mille spettatori potranno prendere posto sugli spalti del Centrale. L’annuncio sul "sì" del Cts è del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: "Finalmente, a partire dalle semifinali degli Internazionali, mille spettatori potranno assistere all’evento così come in tutte le competizioni sportive che si terranno all’aperto e che rispetteranno scrupolosamente le regole su distanziamento, mascherine e prenotazione dei posti a sedere". Tutte, tranne il calcio _ la differenza sarebbe tra evento ‘continuativo’ come il calcio ed evento spot _ si capirà poco dopo. Di fatto e andando a guardare il capello, non ci sarebbe nulla di nuovo nell’annuncio di Spadafora, se non la ‘riconferma’ del dpcm del 7 agosto. Un provvedimento che aveva già sancito la storia dei mille spettatori per eventi sportivi all’aperto. Poi però, c’era stato il rigurgito di Covid causato dalle vacanze (e dalle discoteche) e la palla era passata nelle mani delle Regioni.

I presidenti dei club di Serie A certo non hanno preso bene l’ennesimo schiaffo del governo. E si chiedono: "Mille persone sul Centrale del tennis che contiene 10mila persone sì, e mille all’Olimpico o al Meazza no?". Alcuno sono molto arrabbiati, altri sostengono come cambi poco, anche perchè molti club sottolineano come riaprire per mille tifosi sarebbe una remissione ovvia. "L’ennesima in una stagione da trincea sotto questo punto di vista", osserva amaro un presidente di della Confindustria del pallone.