Papà Sainz vince sotto gli occhi del figlio Dakar per veterani, il secondo è Loeb

Lo spagnolo guida la classifica generale con l’Audi. Nelle moto. Sunderland cade e va all’ospedale

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Papà Sainz vince sotto gli occhi di Carlito e va in testa alla classifica generale della Dakar. Nella seconda tappa della gara il veterano spagnolo ha ottenuto la sua vittoria numero 42 con il tempo di 3h20‘41“ sulla sua Audi, sotto gli occhi della moglie e del figlio (il ferrarista Sainz Jr), davanti all’altro veterano, il francese Sebastian Loeb, e allo svedese Mattias Ekström con un vantaggio di 23 e 47 secondi. E’ partito male il campione in carica, il qatariota Nasser Al-Attiyah che ha avuto diversi problemi alla sua Toyota chiudendo con un ritardo di 7‘19“.

Sainz ha vinto tre volte la Dakar e ha dato la seconda vittoria all’Audi ibrida nell’edizione del 2023, dopo quella del prologo. Ieri l’ha spuntata dopo un anello di 368 chilometri sulla costa occidentale dell‘Arabia Saudita. Nella classifica provvisoria Sainz è in testa, seguito da Loeb ed Ekstrom. Al-Attiyah ottavo.

Intanto nel rally estremo arrivano anche i primi ritiri. A gettare la spugna è il britannico Sam Sunderland (GasGas), vincitore della categoria moto nella passata edizione e protagonista di una caduta durante la prima tappa in Arabia Saudita. "Il campione in carica è caduto al km 52 della speciale ed è stato curato dal servizio medico", hanno annunciato gli organizzatori. Sunderland è "cosciente e ha piena mobilità, ma soffre di dolori alla schiena e per questo motivo è stato trasportato in aereo all’ospedale di Yanbu per ulteriori esami. Sunderland, 33 anni, ha vinto la Dakar nel 2017 e l’anno scorso.

Ieri l’ordine d’arrivo della tappa per le moto è cambiato in corsa. A vincere è lo statunitense Ricky Brabec che, su Honda, aveva chiuso al terzo posto alle spalle di Daniel Sanders (GasGas) e di Pablo Quintanilla (Honda). L’australiano e il cileno, però, sono stati poi penalizzati di due minuti per eccesso di velocità scivolando al 6° e 7° posto. Brabec ha vinto con 44 secondi sull’argentino Kevin Benavides (Ktm) e sullo statunitense Mason Klein (Bas World Ktm Racing Team).