Pablito-Giacomo il filo invisibile

Leo Turrini

importante è esagerare, cantava il maestro Enzo Jannacci. E allora, esagerando, prendiamola al volo, la suggestione generata dall’ingresso in extremis, nei ranghi dell’Italia manciniana, del giovane Giacomo Raspadori, classe 2000 nonché classe calcistica notevolissima, attaccante del Sassuolo.

In breve. Nel 1978 un certo Paolo Rossi si trasformò in Pablito salendo sull’aereo che portava in Argentina l’Italia di Enzo Bearzot. Doveva fare la riserva di Ciccio Graziani, il seguito è invece noto, con repentino passaggio dalla cronaca alla storia.

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