Corrado Piffanelli
Ci ricorderemo a lungo di questa vittoria dell’Arabia Saudita sull’Argentina: perchè non arriva per caso, ma è il risultato di una lunga programmazione inserita nel Vision 2030, un documento programmatico dei sauditi per emancipare il paese dalla dipendenza totale dal petrolio e aprirlo a nuovi interessi, emozioni, contatti. Così, oltre ad aprire storicamente i cinema, da quelle parti hanno deciso di investire sullo sport guardando ad un Mondiale 2030 o 2034 in casa e da protagonisti. Hanno preso il settore di peso, hanno fondato accademie di giovani (imitando la Aspire dei qatarini), creato scuole di allenatori importando conoscenza dall’Europa, hanno messo regole rigide per proteggere i propri club e renderli solidi finanziariamente ma sostenibili, e investito molto nelle nazionali giovanili e nello scouting per far giocare tutti i nazionali in patria e facilitarne allenamenti, amalgama, conoscenze. Facile, si dirà, quando ci sono i soldi. E’ vero. Il problema è che con i soldi avevano sempre fallito. Ora hanno battuto l’Argentina con le idee. Cui è stato dato impulso dopo il disastroso 5-0 dell’esordio in Russia: programmi, idee, regole, conoscenza, obiettivi precisi, scadenze. Forse un giorno importeremo noi conoscenza calcistica dal Golfo per il nostro calcio. E magari andremo ai mondiali.